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Nel giorno in cui gli studenti della Campania tornano in classe, gli sguardi sono particolarmente rivolti a Caivano: dopo gli ultimi drammatici eventi di cronaca, che hanno portato sul posto esponenti del Governo, a partire da Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, e Giuseppe Valditara, Ministro per l’Istruzione e il Merito, la speranza è che all’impegno assunto seguano i fatti, ma soprattutto la concretezza di un sistema Stato che riassuma la propria funzione. 
In una intervista per “l’Aria che tira” su LA7, Eugenia Carfora, Preside di una delle due scuole superiori di Caivano, il “F. Morano”, ormai celebre per il suo impegno nella lotta alla dispersione scolastica, spiega come non solo non cadrà nel vuoto l’invito perentorio rivolto da Giorgia Meloni a che la frequenza delle scuole da parte dei giovani del Parco Verde sia una priorità assoluta, ma che, al contrario di quanto l’opinione comune ritiene, la scuola, a Caivano, non chiuda mai del tutto. La Direttrice scolastica ricorda, infatti, le numerose occasioni in cui, sia durante il periodo estivo la scuola rimane aperta, accogliendo i suoi studenti in attività extrascolastiche anchedopo l’orario curricolare.
 
Dobbiamo resistere, andare avanti – dichiara Eugenia Carfora. Oggi c’è un bel sole. Le altre cose non le sento. I ragazzi sanno che questa scuola li renderà uomini liberi. Chi vive questa realtà con cuore, un cuore che vede oltre a battere, capisce che l’altro non ti chiede cosa fare. Io sono convinta che loro hanno voglia di tornare per ché qui c’è un luogo tranquillo, bello, protetto. Non solo in questa scuola, ma in tutte le scuole. Io ne aspetto 768 e quello che mi piace dirvi è che noi non chiudiamo queste scuole.  Le nostre scuole non chiudono mai. L’ultima attività svolta con loro è datata al 3 agosto. E poi ci occupiamo di mandarli fuori, anche: 60 ragazzi sono stati al Villaggio Olimpico, a Bardonecchia, o a Marina di Massa per gli stage. Questa scuola, come anche le altre del territorio, si impegna all’inverosimile. La periferia andrebbe messa al centro. Questo è il vero problema. Noi ci siamo e resistiamo. Resisteremo senza se e senza ma”.
 
Il messaggio che arriva dalla preside Eugenia Carfora di Caivano è inequivocabile: la speranza è che anche nelle scuole degli altri cicli il tempo pieno possa diventare, almeno in alcuni territori, un obbligo e non una semplice possibilità.