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Perdere la prima partita dell’anno in casa, prendere comunque l’incitamento e gli applausi del ‘Maradona’, poi andare negli spogliatoi in silenzio, con la testa bassa. E’ finita così la serata del Napoli dopo il ko per 1-0 contro la Lazio di Maurizio Sarri, l’uomo che sfiorò lo scudetto nel 2018 e che ieri ha vinto con merito ma che ha anche ammesso di ‘invidiare’ la corsa al titolo di questo Napoli.

Il ko non mette a rischio la corsa degli azzurri che oggi possono al massimo essere avvicinati a -15 punti da Inter e Milan quando mancano 13 partite alla fine del campionato, un baratro che sembrerebbe davvero incolmabile. Ma il ko dà nuovi stimoli di concentrazione a Osimhen e compagni. Lo aveva detto chiaramente Spalletti nella conferenza stampa pre-Lazio, alla domanda se la vittoria a Roma del 3 settembre aveva dato il via al lungo sprint degli azzurri: “Secondo me – l’opinione del tecnico azzurro – la svolta l’hanno data le due gare precedenti, hanno creato disponibilità al sacrificio”. Le due gare precedenti erano i pareggi con la Fiorentina e con il Lecce, il punto più basso della stagione, così come quello di ieri con la prima sconfitta interna. Un ko che ora nel percorso psicologico che il tecnico azzurro fa con il suo gruppo di giocatori deve servire a dare la forza mentale per l’ultimo sprint della stagione, quello che punta a chiudere presto la corsa matematica verso il titolo ma anche a passare ai quarti di Champions League. Insomma, Spalletti non appare particolarmente preoccupato per la sconfitta ma molto concentrato sui prossimi obiettivi. E’ questo lo sanno bene i campioni del gruppo azzurro a partire da Viktor Osimhen, che ieri la prima volta è rimasto senza segnare dopo otto partite consecutive in gol. Ieri sera è arrivata la traversa, ma soprattutto la difesa della Lazio ha saputo fermare la sorgente dei cross da entrambi i lati perl a testa della punta nigeriana. Il Napoli ha sbagliato molto gli ultimi passaggi ma del resto un colpo a vuoto è pure prevedibile in un campionato di calcio lungo e complicato.

Nel bilancio della serata di ieri anche l’esplosione di bengala e petardi con il lancio di alcuni di essi. Alla fine tre supporter della Lazio sono stati arrestati e diverse sono state le denunce e le sanzioni. Ci si chiede come mai sia stato possibile che i petardi siano potuti entrare senza che non ci sia stato un adeguato controllo.