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Huawei gate, la Corte di Appello di Napoli (VIII sezione penale) ha rinviato al 1 aprile la decisione sulla richiesta di consegnare Lucia Simeone all’autorità giudiziaria belga. Il rinvio è stato concesso su istanza dei legali dell’indagata, Antimo Giaccio e Claudio Pollio, per acquisire e prendere atto della traduzione dal francese all’italiano del mandato di arresto europeo. Gli avvocati hanno anche chiesto che la donna, al momento detenuta ai domiciliari m, venga sottoposta a una visita medica, e indicato il professionista che potrebbe recarsi a casa sua per effettuare i controlli. Simeone  è collaboratrice dell’europarlamentare forzista Fulvio Martusciello (non indagato), è stata raggiunta da misura cautelare emessa dalla procura di Bruxelles, nell’ambito di un’inchiesta  su un presunto giro di tangenti.

Secondo gli inquirenti, il giro di corruzione coinvolgerebbe anche alcuni politici, allo stato non identificati. Obiettivo sarebbe esercitare pressioni sulla commissione Ue, per favorire il colosso cinese Huawei sulla tecnologia 5G.

Simeone ha rinunciato a comparire era in aula. Le vengono contestati i reati di associazione per delinquere, riciclaggio e corruzione.

Il ministero della giustizia ha fatto pervenire stamattina la traduzione dal francese all’italiano del mandato di arresto europeo emesso dalla procura belga.