Napoli – Al primo tentativo in Turchia, Marek Hamsik ha fatto centro. Il Trabzonspor, dove giocano diversi calciatori transitati in Italia (Bruno Peres e Gervinho tra gli altri), ha vinto il titolo, spuntandola sul Fenerbahçe. Il calciatore slovacco, però, ha sempre Napoli nel cuore e lo dimostra in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Da Trebisonda segue le sorti degli azzurri, ammettendo di aver mantenuto ottimi rapporti alle pendici del Vesuvio, soprattutto con il patron Aurelio De Laurentiis. Questo un estratto delle dichiarazioni di Hamisk rilasciate al quotidiano romano.
Napoli – E’ stato e resta un amore grande, che ho vissuto appieno per dodici anni. Conservo amicizie, pure nella squadra ovviamente, anche se la mia riservatezza e la mia scarsa vena da comunicatore mi frenano. Ma sento quando è possibile De Laurentiis, dal quale ho ricevuto testimonianze di affetto vero che non sono mai svanite dal giorno dell’addio. Ho contatti con Maurizio Micheli, il capo dell’area scouting che mi portò in Italia a Brescia ed al quale devo tanto. Poi anche i compagni.
Insigne – Penso che la storia di Lorenzo sia molto simile alla mia.
Legami – Non ho dimenticato nulla, mi tengo tutto: le Coppe Italia, la Supercoppa, le emozioni, i ricordi. Lo scudetto sarebbe stato giusto, ci siamo andati molto vicini. Come quest’anno, in una stagione diversa danna nostra: stavolta se lo contendevano in tre, allora eravamo noi e la Juventus.
Delusione – Il ciclo-De Laurentiis conferma che c’è stato un ruolo da protagonista, sempre. E se ci è adnato vicinissimo nel 2018, se poteva pure capitare prima, se Spalletti è riuscito ad inseguirlo sino a cinque giornate dalla fine, vuol dire che esistono le condizioni e verranno ricreate.
Lobotka – Ho visto ciò che ha fatto quest’anno. Non avevo dubbi sulle sue qualità, che ha finalmente potuto mostrare.