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Gli incidenti che si stanno verificando a Napoli dimostrano che “il divieto di vendita dei biglietti” ai tifosi dell’Eintrachtera giustificato“. E’ quanto sottolineando fonti della Polizia ribadendo che gli apparati di sicurezza italiani avevano “piena contezza della pericolosità” degli ultrà tedeschi e del rischio di scontri con quelli locali, tanto da rinnovare il provvedimento dopo la decisione di sospensione del Tar nonostante alcuni sostenessero fosse un “atto discriminatorio” da parte dell’Italia.

Che c’erano rischi elevati e che erano conosciuti, sottolineano ancora le fonti, lo dimostra anche la decisione di schierare in strada mille uomini, cosa che non si registrava da tempo, così che si è riusciti ad impedire, in più occasioni, che le due opposte tifoserie venissero a contatto. I tifosi tedeschi, affermano ancora le fonti di Polizia, sono arrivati a Napoli come turisti di un paese Ue – quindi non potevano essere bloccati – e questo nonostante fosse chiaro anche in Germania che non sarebbero potuti entrare allo stadio e che la loro presenza avrebbe potuto provocare incidenti. Scontri che si sono puntualmente verificati e che hanno visto protagonisti anche ultrà locali.

Al termine degli scontri, che sono avvenuti in piazza del Gesù a Napoli, tra un gruppo di tifosi napoletani e circa 250 dell’Eintracht, è stata trovata anche una pistola: come si vede in uno dei video che circolano in rete, un agente in borghese recupera l’arma sul selciato. Un altro poliziotto, che assiste alla scena da dietro a un portone, rivolgendosi ad altri agenti, dice: “la tiene un collega“, facendo riferimento alla pistola. Ora in piazza è iniziata la conta dei danni. Presenti anche alcuni investigatori che stanno procedendo a tutte gli accertamenti.