NAPOLI – “Il Mediterraneo, oggi, vista anche la crisi in Ucraina, diventa nel bene e nel male lo scenario di confronto di grandi potenze internazionali”. Se la guerra di Putin potrà portare una conseguenza positiva, secondo il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, sarà questa.
Il primo cittadino di Napoli lo ha dichiarato a margine di un incontro con la ministra per il Sud Mara Carfagna, avvenuto questa mattina presso Palazzo Reale, che ha messo in evidenza, tra l’altro, il grande potenziale del porto partenopeo.
Il conflitto comporterà un cambio di scenario significativo sotto l’aspetto economico e geopolitico. E, per Manfredi, sarà dovuto al fatto che la maggior parte dei traffici non si svolgerà più “sull’oceano Pacifico come negli ultimi anni”, ma proprio lungo le rotte del Mare Nostrum.
Di conseguenza, “Napoli può attrarre grandi imprese e grandi investimenti”, ha detto il sindaco. Il quale, a dirla tutta, non è la prima volta che, ultimamente, si mostra assai ottimista su questo fronte. La settimana scorsa, ad esempio, ha svelato che ci sono grandi investitori pronti a scommettere sulla città, in primis sui suoi grandi alberghi.
Ma oggi, col ministro Carfagna, si è soffermato anche sul come: la Zes. Vale a dire, la Zona Economica Speciale che porta in dote vari vantaggi fiscali per gli investitori sebbene, a dire il vero, finora, sia stata tutt’altro che esente da critiche.
Resta il fatto che, con questo strumento, Manfredi, ricollegandosi al discorso di una nuova centralità del Mediterraneo dovuta alla guerra, immagina un salto di qualità soprattutto per l’area del porto. “L’Italia – ha osservato, dopo tutto, il sindaco – deve essere capace di affrontare le sfide, come quella energetica, capaci di dare centralità al nostro Paese”.
Foto Velia Cammarano