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NAPOLI – Questa doveva essere la settimana della firma per il Salva-Napoli, il provvedimento con il quale il Governo centrale dà al Comune di Napoli quasi 1,3 miliardi di euro da qui ai prossimi 21 anni per non farlo affogare nei 5 di debito certificati dall’ultimo bilancio.

Ma l’invasione della Russia di Putin in Ucraina ha stravolto l’agenda di Palazzo Chigi. Il premier Mario Draghi non ha trovato il tempo di riformularla ritagliando i minuti necessari per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e per i suoi colleghi degli altri grandi Comuni che avranno il salvagente statale.

Per l’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta, l’uomo che ha portato avanti la trattativa Stato-Comune, se ne riparlerà la prossima settimana “bomba o non bomba”, per citare quella canzone di Venditti.

Il Salva-Napoli, in ogni caso, non escude Napoli dagli altri fondi. In primis quelli del Pnrr garantiti dall’Europa. E su questo fronte, invece, una novità c’è.

Finalmente, anche Catello Maresca può festeggiare la sua prima vittoria da politico in quanto nel pomeriggio di oggi è stato nominato all’unanimità presidente di una “commissione strategica come quella di monitoraggio sul Pnrr”. 

Anche lui, quindi, potrà girarsi quando, in via del Corso, qualcuno esclamerà ‘Presidente!’. Il costituzionalista Michele Ainis, nell’incipit del suo “Presidenti d’Italia – Atlante di un vizio nazionale”, ne ha contati, in tal caso, 15 fino a ieri. Ma (almeno) 70714 sparsi in tutt’Italia. Da oggi sicuramente uno di più.

Tant’è che “il messaggio è forte e chiaro”, ha commentato il neo presidente Maresca, politico a Napoli, magistrato a Campobasso e, ieri, da dichiarazione di Gaetano Cimmino, ex sindaco di Forza Italia di Castellammare a Metropolis, primo a chiamarlo subito dopo lo scioglimento per infiltrazioni della camorra del Comune stabiese.

“Ringrazio tutti i componenti della minoranza di centrodestra che mi hanno proposto e della maggioranza tutta che mi ha sostenuto. Quella che presiederò sarà una commissione di garanzia più che di controllo, che punterà ad assicurare trasparenza delle procedure e chiarezza dei programmi. Con i fondi del Pnrr ci giochiamo il futuro della città e dei nostri figli. Non ci sarà spazio per affarismi e corruttela”.