Napoli – Gaetano Montanino lavorava come guardia giurata particolare. La sera del 04 agosto 2009 procedeva la sua consueta ronda con un collega, Fabio De Rosa, nei pressi di piazza Mercato, a Napoli. Durante la perlustrazione delle attività commerciali della zona, si fermarono davanti ad un negozio di giocattoli in piazza. Erano all’incirca le 2:00 di notte. Improvvisamente, giunsero 4 ragazzi su due ciclomotori, volti coperti e armi in pugno. Uno dei due scooter si avvicinò alla volante e il passeggero puntò l’arma verso le guardie intimandogli di consegnargli le pistole d’ordinanza. Montanino non cedette alle pressioni dei rapinatori consapevole che, in seguito, le loro armi sarebbero state usate per commettere ulteriori reati. Iniziò un conflitto a fuoco. Gaetano venne colpito da 7 proiettili al torace che gli furono fatali, mentre, i 6 colpi che ferirono De Rosa non raggiunsero parti vitali. I due autori dell’omicidio vennero poi condannati e Montanino fu riconosciuto ‘vittima del dovere’. Il 26 aprile 2013 fu piantato ‘l’Albero Gaetano Montanino’ e inaugurata una pietra commemorativa in Piazza Mercato a Napoli. Su quest’ultima è incisa la frase: «Fedele servitore dello Stato, ucciso da mani criminali. La sua umanità vive nella memoria di chi crede nella giustizia». Evento promosso dalla Fondazione Pol.i.s, dalla II Municipalità, dall’associazione Libera, mentre nel 2014 è stata inaugurata una lapide in via Marina nell’aiuola poco distante da piazza Mercato dove il Presidente Alviti ne era stato precursore dal 2009.
Degrado e incuria
Ma la lapide già versava in condizioni di grave degrado, come denuncia da sempre il leader dell Associazione nazionale Guardie particolari giurate Giuseppe Alviti. “La memoria di Gaetano Montanino — spiega Alviti — non solo sia stata dimenticata ma uccisa e travolta dall’oblio mille volte, la stessa lapide ora langue in uno stato di abbandono ma soprattutto sfregiata da una scritta rossa ACAB da fare vergogna. Oggi come sempre – conclude – l’associazione nazionale guardie particolari giurate ha voluto dimostrare che non dimentica i suoi fratelli di lavoro onorandoli sia in vita e principalmente da morti, noi non siamo come quelli che dimenticano e chiediamo una punizione esemplare per gli autori del vilipendio”.
Guardia Giurata uccisa a Napoli, la lapide sfregiata e vilipesa con scritte e vernice