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Napoli – Questa mattina i volontari e le volontarie del Gruppo di Greenpeace di Napoli hanno messo in scena il lancio di un finto episodio della serie di culto “Stranger Things”, per promuovere la campagna dell’associazione ambientalista contro il greenwashing delle aziende responsabili della crisi climatica.
 
In piazzetta Nilo, i volontari di Napoli hanno mostrato ai passanti un video anteprima del finto episodio “Stranger Green”, in cui le immagini del mondo sotterraneo popolato da mostri della serie originale si trasformano nelle immagini drammatiche di incendi, alluvioni, siccità, e di altri eventi climatici estremi che anche nel nostro Paese sono diventati la norma. Eventi per i quali, spiegano i volontari, le grandi aziende del petrolio e del gas, così come quelle dell’automotive e dell’aviazione, hanno enormi responsabilità. Queste aziende, infatti, continuano a estrarre e bruciare combustibili fossili alimentando la crisi climatica, mentre con la loro pubblicità cercano di presentarsi come aziende green.
 
Il greenwashing dell’industria fossile inganna le persone, manipola l’informazione e ritarda gli interventi di cui abbiamo urgente bisogno per affrontare la crisi climatica in corso”, dichiara Federico Spadini, campagna clima di Greenpeace Italia. “Le aziende che hanno maggiori responsabilità in questa crisi investono enormi quantità di denaro in pubblicità e sponsorizzazioni per ripulirsi l’immagine. Per questo vogliamo una legge europea che vieti una volta per tutte la loro propaganda ingannevole, come già avviene ormai da decenni per le pubblicità e le sponsorizzazioni delle aziende del tabacco”.
 
Durante l’iniziativa i volontari e le volontarie di Greenpeace hanno raccolto firme a sostegno dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), promossa da più di trenta organizzazioni internazionali, che chiede di vietare le pubblicità e le sponsorizzazioni delle aziende legate ai combustibili fossili. Se entro ottobre la petizione “Stop alla pubblicità delle aziende inquinanti” raggiungerà il traguardo di un milione di firme raccolte, la Commissione europea sarà obbligata a discutere una proposta di legge per mettere fine alla propaganda delle aziende inquinanti che alimentano la crisi climatica. I volontari di Greenpeace porteranno l’attività nelle piazze di oltre venti città italiane.