Tempo di lettura: < 1 minuto
Il vero risultato è stato l’aumento della spesa del Csm, dal punto di vista sostanziale le dinamiche sono cambiate poco”. Così il procuratore capo delle Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, a Casa Corriere in merito alla riforma del Csm.
“Io dividerei l’Italia in macroaree come si fa per il Parlamento europeo – ha aggiunto – Si valutano le proporzioni tra giudici e pm, si tolgono tutti i magistrati con i procedimenti penali o disciplinari, o ritardi nei carichi di lavoro. Tutti gli altri si possono ammettere al sorteggio”. Gratteri ha poi proseguito affermando che “la stessa cosa va fatta però anche per i componenti laici del Csm, quelli indicati dal Parlamento. Solo in questo modo avremo meno influenze da parte delle correnti della magistratura e solo così la magistratura può diventare più autorevole e credibile”. E in tema di autonomia della magistratura, il procuratore ha sottolineato che “dipende dai nostri comportamenti sentirsi o essere schiacciati o ridimensionati nel nostro settore. L’autorevolezza e la credibilità non sono qualcosa che si compra o si norma. La forza di fare bene il nostro lavoro dipende principalmente da noi”.