Alla presentazione di Rudi Garcia al Museo di Capodimonte non c’era Cristiano Giuntoli. Ad assistere al primo appuntamento del nuovo allenatore azzurro c’era gran parte del CdA del Napoli, nonché alcuni tra i dirigenti più importanti. C’era, ovviamente, il presidente Aurelio De Laurentiis, accompagnato dalla moglie, nonché vice-presidente del club, Jacqueline Baudit, che ha introdotto il nuovo allenatore nello sfarzoso Salone delle Feste. C’era l’amministratore delegato Andrea Chiavelli, così come gli uomini dello scout Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani. Insieme alle tante presenze, però, non è certamente passata inosservata l’assenza del Direttore Sportivo. Un segnale inequivocabile: il rapporto tra De Laurentiis e Giuntoli si è oramai deteriorato.
Cristiano Giuntoli ha un contratto col Napoli che vale fino al 30 giugno 2024 ma da tempo è in parola con la Juventus, con la prospettiva stimolante di dover ricostruire dalle macerie una big in crisi. Tra il Presidente ed il suo Ds c’è un rapporto che va avanti da otto anni ma che, negli ultimi mesi, si è arenato poiché De Laurentiis non vorrebbe andare a rinforzare una diretta concorrente, “cedendo” il suo uomo-mercato. Dopo l’aritmetica certezza dello Scudetto, Giuntoli non si è più visto. Neanche ieri, in un momento importante per l’area sportiva di un club, con la presentazione del nuovo allenatore. Ma che senso ha rimanere così, da separati in casa? Ecco perché il patron sta maturando l’idea di liberarlo.
Questo è lo scenario più credibile per i prossimi giorni: Giuntoli viene liberato per andare alla Juve (e con lui anche il collaboratore Giuseppe Pompilio), De Laurentiis promuove Micheli da capo dell’area scouting a Direttore Sportivo ma supervisionando le principali trattative. Un ulteriore indizio è determinato dal fatto che ADL avrebbe annullato la partenza per gli Stati Uniti (era sua consuetudine recarsi presso la sua villa di Los Angeles in questo periodo) per dedicarsi in maniera diretta alle varie operazioni di mercato. Insomma, un presidente più attivo e protagonista del solito per un Napoli Campione d’Italia che, nel giro di poche settimane, saluta prima l’allenatore e poi il suo Direttore Sportivo.