“Oggi, con la posa della prima pietra, non si dà solo il via alla costruzione del nuovo auditorium, ma si conferma un percorso voluto dal Governo che sta portando ad una nuova Caivano”. E’ quanto ha affermato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che a Caivano (Napoli) ha dato simbolicamente l’avvio alla realizzazione del nuovo Polo della Cultura, per il quale sono stati stanziati dal Governo 12 milioni di euro. “Lo Stato – ha aggiunto – dimostra di esserci come ha fatto nei mesi scorsi con la rigenerazione delle strutture sportive, e oggi con la ricostruzione delle infrastrutture culturali. Ringrazio il Commissario straordinario Fabio Ciciliano per l’impegno nel riportare armonia in questa comunità, tutte le forze dello Stato che continuano a contribuire affinchè la comunità di Caivano si riappropri di sé stessa e del proprio futuro, e soprattutto voi cittadini. Perché lo Stato siete voi prima di noi” ha concluso il ministro.
“Portare cultura è il primo necessario passo per favorire la crescita e lo sviluppo, per questo il Governo ha deciso di declinare quello che si può ormai definire ‘modello Caivano’ in altre otto realtà della nazione. Ed è anche per questo che nel Decreto Cultura abbiamo fortemente voluto il piano Olivetti, un’azione concreta per sostenere biblioteche e librerie nelle periferie, nelle aree interne e nelle zone disagiate”. Lo ha detto a Caivano (Napoli) il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha citato la frase di Dostoevskij “la bellezza salverà il Mondo” e spiegato come l’estensione di ciò che è stato fatto a Caivano riguarderà zone disagiate da nord a Sud del Paese.
In particolare, “Rozzano nel milanese, dove verrà sostenuto un progetto per la costruzione di una palestra dedicata ai giovani, con particolare attenzione ai disabili; quindi Roma, al Quarticciolo, dove verranno fatti investimenti per strutture per bambini e ragazzi, Scampia e Secondigliano con la costruzione di un campo da rugby gestito dalle fiamme oro, poi Palermo, dove è previsto il restauro della Chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo, chiusa da oltre 20 anni. E proprio in Sicilia, a Catania pochi giorni fa – ha aggiunto il responsabile della Cultura – ho potuto personalmente ammirare la forza dei ragazzi in un luogo di confine, il quartiere Librino, posto in cui la periferia si prende cura delle persone che vi abitano e smette di essere un luogo di abbandono e trascuratezza. C’è speranza in Italia, perché l’Italia è terra di speranza e promessa per il futuro”, ha concluso Giuli, che dopo la posa della prima pietra ha fatto visita ai ragazzi del Piccolo Coro di Caivano, il progetto promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con Antoniano-Opere Francescane.
In particolare, “Rozzano nel milanese, dove verrà sostenuto un progetto per la costruzione di una palestra dedicata ai giovani, con particolare attenzione ai disabili; quindi Roma, al Quarticciolo, dove verranno fatti investimenti per strutture per bambini e ragazzi, Scampia e Secondigliano con la costruzione di un campo da rugby gestito dalle fiamme oro, poi Palermo, dove è previsto il restauro della Chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo, chiusa da oltre 20 anni. E proprio in Sicilia, a Catania pochi giorni fa – ha aggiunto il responsabile della Cultura – ho potuto personalmente ammirare la forza dei ragazzi in un luogo di confine, il quartiere Librino, posto in cui la periferia si prende cura delle persone che vi abitano e smette di essere un luogo di abbandono e trascuratezza. C’è speranza in Italia, perché l’Italia è terra di speranza e promessa per il futuro”, ha concluso Giuli, che dopo la posa della prima pietra ha fatto visita ai ragazzi del Piccolo Coro di Caivano, il progetto promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con Antoniano-Opere Francescane.
Giuli ha sottolineato che la posa della prima pietra del nuovo auditorium avviene “a meno di diciotto mesi dal varo del decreto Caivano, con cui il Governo decise di intervenire in una situazione in cui il degrado e l’illegalità avevano raggiunto limiti intollerabili per la convivenza civile. Si tratta di un atto dal forte valore simbolico: la fondazione di un edificio traccia linee nello spazio e nel tempo che diverranno le coordinate del nuovo ordine attorno al quale vivrà e prospererà la comunità”. “Quella di oggi – ha poi dichiarato il commissario straordinario Ciciliano – non è semplicemente l’avvio di una nuova opera infrastrutturale, ma un passo importante nel percorso di riqualificazione del territorio di Caivano. Quella che stiamo mettendo in campo per questa comunità è, infatti, prima di tutto una riqualificazione sociale che passa attraverso la realizzazione di opere che educhino al bello e favoriscano l’accesso alla cultura”. Il progetto è inserito nel Piano straordinario che prevede una serie di interventi per riqualificare e realizzare spazi dedicati alle rappresentazioni teatrali, alla musica e alla lettura che possano consentire di costruire una società più responsabile e inclusiva. L‘Auditorium Caivano Arte, costruito negli anni ’90, con progetto finanziato dalla legge per l’edilizia popolare, era in uno stato generale di degrado e abbandono ed è stato così deciso, dopo un attento esame dei costi e dei benefici, di demolire la struttura esistente ed edificarne una nuova, più funzionale e rispondente agli attuali requisiti richiesti dalla normativa. Con la realizzazione del polo culturale presso l’ex Auditorium Caivano Arte, “si offrirà alla comunità di Caivano e degli ambiti territoriali limitrofi – è stato sottolineato – una struttura innovativa per ospitare e promuovere eventi artistici, capaci di offrire molteplici servizi di natura culturale e di intrattenimento, in grado di interessare un pubblico eterogeneo”. La struttura potrà essere utilizzata anche per lo svolgimento di attività congressuali, di studio e di formazione territoriale. Il progetto prevede la realizzazione di un auditorium di circa 500 posti, un’arena per circa 700 spettatori, delle sale multimediali polivalenti e degli spazi museali. Tutti gli interventi saranno eseguiti nel rispetto dell’ambiente, dell’efficientamento energetico e della sicurezza, nel rispetto delle normative vigenti. Il progetto è finanziato per 12 milioni di euro dal Ministero della Cultura, per circa 1,12 milioni di euro con risorse FSC per il finanziamento del CIS “Dalla Terra dei fuochi al giardino d’Europa” e per circa 2,44 milioni con fondi del Commissario Straordinario a valere su risorse FSC 2021-2027.