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Torre del Greco (Na) – Uno sguardo ritenuto di troppo. Una richiesta di chiarimenti ben presto trasformatasi in rissa. E poi la comparsa di coltelli, tra urla e fuggi fuggi generale, in un’area popolata di giostrine, dove la domenica sera dovrebbero trovare spazio solo divertimento e spensieratezza. È il contesto nel quale è stato ammazzato, nella zona del quartiere Leopardi di Torre del Greco, Giovanni Guarino. Avrebbe compiuto 19 anni a maggio. Raggiunto da un fendente al cuore, è deceduto nonostante il trasporto in ospedale, dove non è stato possibile salvargli la vita. Accusati della sua morte sono due giovani di appena 15 anni le cui singole responsabilità vanno ancora chiarite del tutto. Per loro in serata è scattato il provvedimento di fermo di polizia. Ad incastrarli le macchie di sangue trovate sui loro vestiti.
Al ‘Maresca’ è giunto anche l’amico che era con Giovanni, anch’egli 19enne. I medici l’hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per le diverse ferite riportate in varie parti del corpo, una delle quali a pochi millimetri dal cuore. È grave ed è in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono arrivati gli agenti del locale commissariato di polizia: sul selciato ancora il sangue. In quel momento c’era meno gente di quanta ve ne fosse verso le 22:30, quando si è verificata la tragedia.
I poliziotti, agli ordini del primo dirigente Antonietta Andria, hanno lavorato tutta la notte per provare a ricostruire la dinamica dei fatti, raccogliendo testimonianze e recuperando i filmati catturati dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza della zona. Un lavoro minuzioso che ha portato all’individuazione dei due giovanissimi, ambedue quindicenni, che sono stati ascoltati per tutta la giornata, alla presenza del pm. I due ragazzi fermati sarebbero entrambi vicini ad ambienti criminali di Torre Annunziata.
Da registrare anche momenti di tensione all’ospedale Maresca, all’arrivo di Giovanni Guarino e del suo amico 19enne. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine – che comunque su quest’episodio non hanno per il momento proceduto a denuncia – al pronto soccorso del nosocomio dove erano stati portati con mezzi privati i due ragazzi, sono arrivati parenti ed amici, che in preda alla disperazione avrebbero ”sfogato” la loro rabbia dando calci e pugni a porte e pareti del presidio. Almeno quattro le porte danneggiate. Nessuna minaccia, invece, al personale medico e infermieristico in servizio.
Numerose le reazioni. Per il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, ”è agghiacciante e inaccettabile quanto accaduto a due giovani della nostra comunità cittadina. La violenta e prematura morte di un ragazzo, brutalmente sottratto all’affetto della sua famiglia, e il ferimento dell’amico colpito con efferatezza inaudita, lascia sconcerto, rabbia e indignazione in ognuno di noi”.
Palomba ravvisa come “necessaria una riflessione seria ed attenta sull’educazione dei nostri giovani e soprattutto sugli atteggiamenti di sincero disagio sociale”. Reazioni anche sui social: ”Povero Giovanni – scrive un utente – eri educatissimo, bravissimo. Non si può morire così”. Anche i parenti hanno lasciato traccia del loro dolore su Facebook: ”È mio cugino – si legge in un messaggio – Un bravissimo ragazzo”.