“Napoli mi porta fortuna. Con il mio ruolo in ‘Ammore e Malavita’ ho vinto il David di Donatello e ora ho l’occasione formidabile di cantare Pasolini, in una produzione del Mercadante che considero una spilletta, un blasone che appunto con orgoglio sulla giacca”. L’attrice romana Claudia Gerini, dal 18 al 29 gennaio Teatro Mercadante con ‘Cado sempre dalle nuvole. Cantare Pasolini‘, parla del suo rapporto con la città partenopea e confessa di avere origini napoletane: “Mio nonno era di Afragola: biondo, bellissimo, si chiamava Giuseppe ed è stato lui a dare gli occhi azzurri a me e a tutta la famiglia. L’ho vissuto molto e grazie a lui sono stata iniziata alla cultura partenopea”.
La Gerini, dunque, così purosangue romana non è. Napoli è da sempre nel suo dna: “Al rione Sanità la gente mi parlava come una del quartiere e mi insegnava il dialetto e l’esatta pronuncia delle parole”.
A coinvolgere l’attrice nello spettacolo napoletano, l’artista Mauro Gioia e il regista Francesco Saponaro che hanno voluto rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini a cento anni dalla nascita. “L’omaggio che parte da Napoli per Pasolini, punta sul suo canzoniere – ha detto al CorrMezz il direttore artistico Roberto Andò – ovvero su testi che danno conto di un registro diverso da quello cui siamo abituati pensando al poeta di Casarsa: più ironico, dolce e sentimentale. I testi furono musicati da grandi artisti e questo rende il progetto ancora più unico proprio perché eminentemente musicale. Gerini è una grande attrice versatile, una delle poche che può fare tante altre cose oltre recitare”.
E stavolta infatti canta. “Sono contenta di aver incontrato questi testi – conclude l’attrice – di aver avuto questa occasione: è uno spettacolo che mi affascina e mi fa misurare con un materiale nutriente. Prima ero timorosa, poi mi sono lanciata nelle canzoni che sono piccoli cortometraggi: raccontarli è un grande viaggio che riempie l’anima”.