Continuano le reazioni a catena per il conflitto a Gaza. Dopo l’università l’Orientale, occupato anche il liceo classico Giambattista Vico. È la prima scuola di Napoli a intraprendere questa strada, in segno di solidarietà ai palestinesi. Una scelta in aperta polemica con le istituzioni. “Oggi noi studenti e studentesse del collettivo Vico insieme al coordinamento Kaos – recita una nota del collettivo – abbiamo occupato la nostra scuola per mandare un messaggio di solidarietà al popolo palestinese, dopo l’occupazione di Palazzo Giusso, anche noi studentə del liceo ci siamo mobilitatə contro il genocidio del popolo palestinese da parte del governo sionista di Israele, che gode del pieno supporto militare e politico dei paesi occidentali, tra cui l’Italia“.
Nel comunicato, gli studenti affermano che “ogni giorno ci arrivano notizie di bombardamenti ad ospedali, ambulanze, centri di rifugio ed obiettivi tutt’altro che militari”. Per il collettivo studentesco “nel mirino dell’entità sionista ci sono bambini, civili, riserve d’acqua, cibo e carburante, con il chiaro obiettivo di mettere in campo una vera e propria pulizia etnica”. Con l’occupazione scolastica, gli studenti intendono “rompere il silenzio – inaccettabile davanti ai migliaia di morti – che ci viene imposto dall’informazione sionista e che viene colpevolmente assunto dall’istituzione scolastica”. Gli occupanti lanciano anche un aut aut: “Pretendiamo che nei nostri licei si racconti apertamente della causa palestinese, che si dica chiaramente che a Gaza è in corso un genocidio, nei confronti del quale non possiamo rimanere in silenzio, e che nessun modello d’istruzione coloniale e filo-sionista potrà giustificare”.
Peraltro, “in continuità con l’occupazione della sede principale dell’Orientale – aggiunge la nota del collettivo -, anche noi supportiamo e rilanciamo l’appello dell’università palestinese di Birzeit, invitando tuttə lə studentə del mondo accademico e liceale a mobilitarsi in solidarietà con il popolo palestinese“. Il 17 novembre a Napoli è in programma un corteo nazionale, in occasione della giornata internazionale per il diritto allo studio. Il concentramento è previsto alle 9 in piazza Garibaldi. Anche da lì, gli studenti ripeteranno lo slogan: “La repressione e la criminalizzazione non fermeranno la nostra voce e il nostro grido di solidarietà per la liberazione della Palestina“.