Garage interrati al Vomero, il progetto si muove dopo un lungo stallo. Ma ripartono anche le polemiche, intorno ai box di piazza degli Artisti. L’ennesima frenata all’idea c’è stata poco più di un anno fa. Il progetto, mai però accantonato, si è impantanato a causa di un albero. Sulla Phytolacca in piazza, infatti, è stato apposto un vincolo monumentale. Per tutelarla, l’aiuola è stata allargata e recintata. Tuttavia, i lavori hanno comportato modifiche al progetto dei parcheggi privati (su suolo pubblico). Fonti qualificate parlano di una “versione ridotta”, l’ultima rimasta in campo. Nel contempo, confermano l’intenzione di realizzarlo del Comune di Napoli. Una scelta radicata nella convenzione con la concessionaria, cooperativa Napoli 2000, stipulata dall’amministrazione nel 2017.
All’intesa di 7 anni fa si è giunti all’esito di un iter conflittuale, durato molti anni. Lustri segnati da una guerra a carte bollate. Dalla sua, la concessionaria vanta sentenze favorevoli al consiglio di Stato. Ma il progetto è sempre stato nel mirino degli ambientalisti. E a riaccendere lo scontro oggi c’è anche un’interrogazione in consiglio comunale. A firmarla sono i consiglieri Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi, di Napoli Solidale. Allegato all’atto c’è un documento, datato 2 settembre 2024. È stato acquisito “a seguito di interlocuzione con cittadini”. Con esso, la cooperativa comunicherebbe notizie positive ai soci: la volontà del Comune di autorizzare al più presto l’avvio dei lavori. L’indirizzo, per quanto si legge, sarebbe stato ribadito da una nota trasmessa dal responsabile del procedimento. I soci sarebbero quindi stati invitati a recarsi in sede, per un’assemblea da tenere lo scorso 23 settembre. In quella circostanza, avrebbero dovuto effettuare la scelta dei box, sulla base del progetto aggiornato.
La lettera appare scritta su carta intestata della società, ma da Napoli 2000 non risultano conferme ufficiali. Intanto, Andreozzi e D’Angelo chiedono all’assessore Edoardo Cosenza di conoscere “l’attendibilità della dichiarazione fatta a nome dell’Amm.ne Comunale da terze parti”. E inoltre di sapere “l’attuale orientamento” di Palazzo San Giacomo, circa la realizzazione del parcheggio. C’è allarme nel gruppo consiliare, anche alla luce del nuovo dispositivo di traffico in piazza degli Artisti, e per la situazione della viabilità. Una scelta al centro, a sua volta, di diversi contrasti. “Per noi – afferma Franco Di Mauro della rete NoBox-diritto alla città – rimane valido il concetto che esprimemmo nella diffida dell’anno scorso, in cui c’erano tanti altri argomenti: questa è una variazione del progetto, e quindi deve tornare in consiglio comunale”. Secondo i Nobox, a decidere non può essere infatti l’ufficio tecnico, ma “deve essere la politica”. Critiche arrivano pure da Rino Nasti, capogruppo di Europa Verde alla municipalità 5. “Non si può gestire la cosa pubblica nell’assoluto segreto, non facendo trapelare nulla – sostiene -: La piazza è di tutti, generazioni future comprese, e qualsiasi decisione deve essere il più possibile partecipata. Soprattutto in una zona che in forte sofferenza a causa dello scellerato provvedimento di inserimento di un divieto di transito anacronistico“.