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Con l’arrivo delle delegazioni, è partito oggi a Napoli il G7 della Difesa, presieduto dal ministro Guido Crosetto. Ma in una città flagellata dal maltempo, si respira un clima plumbeo. Una cappa di tensioni grava sull’appuntamento, inevitabile conseguenza delle guerre in atto. Annunciata la protesta di domani alle 15, con il corteo antagonista contro “le politiche belliche” dei 7 ‘grandi’. La manifestazione, in partenza da piazza Garibaldi, è autorizzata fino a piazza Borsa. Ma gli organizzatori hanno già anticipato l’intenzione di spingersi oltre. L’obiettivo è di arrivare “quanto più possibile vicino a Palazzo Reale”, sede del meeting tra ministri della difesa.

Imponenti, a dir poco, le misure di sicurezza: circa 3000 esponenti di forze dell’ordine impegnati nei servizi di vigilanza e controllo. Fino a domenica, ultimo giorno del G7, la zona rossa sarà off limits. Dalle 7 di questa mattina e fino alle ore 14 del 20 ottobre è disposto il divieto di transito veicolare in piazza del Plebiscito e zone limitrofe, lungomare compreso (esclusi residenti e altri autorizzati). L’atmosfera è dunque elettrica. Segno tangibile, quanto accaduto nel primo pomeriggio odierno. Sui cieli di Napoli si è assistito al sorvolo di aerei militari. I velivoli, a bassa quota, hanno percorso a lungo lo spazio aereo. Per circa un’ora, decine di migliaia di napoletani ne hanno ascoltato il rombo dei motori. A quanto si apprende, si trattava di una ricognizione delle Frecce Tricolori, in vista dell’esibizione di domani. Dell’esercitazione, però, non è stato dato pubblico avviso. E in tanti si sono allarmati. C’è chi ha polemizzato, come l’ex sindaco Luigi de Magistris. Sottolineando un “altissimo impatto acustico” degli aerei, ha ricordato come Napoli sia “città di pace”. Un carattere da lui “fatto scolpire nello statuto”, a suo dire incompatibile col G7 della difesa. Di “una fastidiosa, assordante ed allarmante presenza di parecchi velivoli dell’aeronautica militare” parla Ermete Ferraro, presidente del M.i.r Italia (Movimento Internazionale della Riconciliazione). “Non sappiamo se si trattasse di esercitazioni per le costose acrobazie patriottiche delle ‘frecce tricolori’ – spiega l’ecopacifista -, ma è certo che tali assurde esibizioni comportano un prezzo notevole in termini economici e d’inquinamento atmosferico”. Secondo Ferraro “uno solo di questi aerei militari, in una sola ora, consuma mediamente10-12.000 litri di combustibile”. Quindi “tenendo conto che ogni litro produce circa 2.5 kg di CO2, questo vuol dire un’immissione in aria di 30.000 kg di anidride carbonica, al modico costo di 4.500 euro all’ora”. L’incontro intergovernativo inizia non certo col miglior viatico.

L’AGENDA DEL G7 DIFESA

Le delegazioni del G7 Difesa si confronteranno sui principali conflitti e aree di instabilità a livello globale. Quattro i capitoli in agenda: Ucraina, Medio Oriente, Africa e Indopacifico. Una particolare sessione sarà dedicata alla guerra in Ucraina, con la possibile partecipazione di Rustem Umerov, ministro ucraino della difesa. A Napoli anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e l’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri, Josep Borrell. Si tratta della prima volta nella storia del G7 in cui è stata prevista una riunione ministeriale dedicata alla difesa. La decisione è stata assunta dalla Presidenza italiana del G7. I lavori cominceranno domani a Palazzo Reale con le due sessioni, mattutina e pomeridiana. Alle 15.30 Crosetto terrà una conferenza stampa, mentre alle 15.45 sono previste le conferenze stampa nazionali. A seguire si terranno gli incontri bilaterali. In serata le delegazioni si sposteranno a Palazzo Salerno, sempre in piazza del Plebiscito, sede del Comando Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano. Questa sera, inoltre, in programma cena al Palazzo della Marina.