Napoli – “I sistemi informatici che abbiamo messo a punto hanno funzionato perfettamente. Sapevamo quale fosse il tagliando grazie al fatto che il marito della tabaccaia, titolare della licenza, ha usato il suo cellulare per verificare il tagliando fortunato. Risaliti al cellulare, è stato rintracciato a Fiumicino grazie alla collaborazione con i Carabinieri e la Polizia di Frontiera”. A ricordarlo è il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, dopo avere appreso la notizia – anticipata dal Mattino – secondo la quale sarà sottoposto a processo Gaetano Scutellaro, il 57enne accusato di aver sottratto un Gratta e Vinci vincente da 500mila euro a una 69enne nella tabaccheria di via Materdei a Napoli. L’erogazione della vincita – spiega la nota – venne inizialmente bloccata per motivi di sicurezza ma poche settimane dopo è stata dissequestrata dalla Procura di Napoli. Il biglietto è stato validato come vincente e a occuparsi dell’iter burocratico è stato il direttore dei Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Stefano Saracchi che ha consegnato ufficialmente alla signora il biglietto per la riscossione della vincita. Inizialmente, in base a una perizia, Scutellaro (che dopo il furto fuggito in motorino e poi recatosi in aeroporto a Roma dal quale intendeva partire per le Canarie) venne ritenuto incapace di intendere e di volere e per questo dunque non processabile.
Il giudice per l’udienza preliminare però ha richiesto una seconda valutazione psichiatrica che ha portato a conclusioni diametralmente opposte: l’uomo è capace di intendere e volere e per questo sarà quindi giudicato dal tribunale di competenza. Il fatto risale allo scorso 3 settembre quando un’anziana donna si era recata nella ricevitoria di via Materdei acquistando il Gratta e Vinci che risultò vincente. La donna rientrò in tabaccheria per chiedere la conferma della vincita ma l’uomo si impossessò del biglietto vincente e scappò in scooter, facendo perdere le proprie tracce prima di essere rintracciato all’aeroporto di Fiumicino dove stava tentando di prendere un aereo per Fuerteventura, dopo aver “messo al sicuro” il biglietto in un istituto di credito.
Accusato di furto di gratta e vinci, per una perizia “parziale incapacità di intendere e volere”