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Ci sono voluti 5 anni per avere una sentenza di primo grado e per alcuni sono già scattate le prescrizioni. Alcuni dei condannati dopo essere stati sospesi sono tornati a lavorare nella pubblica amministrazione, qualcuno è stato coinvolto in altre inchieste gravi. Chi lavora nel pubblico dovrebbe essere esemplare ancor di più se nel settore sanitario e invece questa vicenda ci ha mostrato la faccia peggiore di chi tradisce il proprio dovere verso l’utenza. Ci auguriamo che i processi di appello siano celebrati rapidamente e che tutti i colpevoli di questa vergogna siano mandati via una volta e per tutte dal pubblico impiego“. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che portò avanti una dura battaglia contro i “furbetti del cartellino”.