Ischia (Na) – Centinaia di persone si sono ritrovate per l‘ultimo saluto a Eleonora Sirabella e Salvatore Impagliazzo, i due fidanzati uccisi – insieme ad altre dieci persone – dalla frana del 26 novembre a Casamicciola. Quello di oggi è stato il primo dei funerali, separati, nei quali ogni famiglia dirà addio alle ‘proprie’ vittime: tutte le esequie sono previste in forma privata, una scelta comune presa per evitare clamori e “passerelle” nei giorni del dolore. Al rito di stamane, svoltosi nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Lacco Ameno, il comune isolano dove Eleonora era nata, non c’erano autorità come da espressa richiesta dei congiunti: il commissario straordinario per l’emergenza frana, Giovanni Legnini, ha comunque salutato i parenti dei due giovani mentre all’esterno della chiesa erano presenti il commissario prefettizio di Casamicciola ed i sindaci degli altri cinque comuni isolani.
Le due bare sono state sistemate davanti all’altare una accanto all’altra con decine di fiori bianchi. All’esterno della chiesa centinaia di palloncini bianchi e, a rompere il silenzio di tutta la cerimonia, solo le note di una canzone di Pino Daniele, “Je sto vicino a te”, che la coppia amava profondamente. Rito off limits anche per i giornalisti, ai quali è stato chiesto di non essere presenti se non in un’area sul piazzale. Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, ha parlato di famiglie “massacrate” dalla pressione dei media: un riferimento a quanti, subito dopo la tragedia, hanno puntato l’indice contro il fenomeno dell’abusivismo edilizio a Ischia più che sulla mancata prevenzione del dissesto idrogeologico.
Anche il vescovo di Ischia e Pozzuoli, Gennaro Pascarella, ha fatto un accenno in proposito nell’omelia dei funerali. “C’è il tempo per ogni cosa, ora è il tempo di piangere con coloro che piangono e condividere il loro dolore; chi è sommerso da quello della perdita dei propri cari e anche chi ha perso la sua casa o l’ha vista gravemente danneggiata ha sentito alcune valutazioni a caldo sulla posizione delle loro abitazioni, come recita un proverbio popolare ‘Sul cotto l’acqua calda’: ci sarà poi il tempo delle analisi e degli interventi per prevenire altri disastri, ora è tempo della vicinanza e della condivisione, è tempo della preghiera”, ha detto.
Dopo la funzione religiosa le due bare sono state condotte nel cimitero di Casamicciola dove sono state tumulate una accanto all’altra. Per altre nove vittime i funerali sono stati organizzati per venerdì e sabato mattina, in due diverse chiese del comune di Ischia Porto; a breve dovrebbe essere ufficializzata anche la data per quelli di Mariateresa Arcamone, l’ultima delle vittime ad essere ritrovata, la cui salma è stata restituita alla famiglia questa mattina. Oggi in tutti i sei comuni ischitani è stato proclamato il lutto cittadino, e altrettanto avverrà in occasione dei funerali di venerdì e sabato. Domani intanto sarà a Ischia l’elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajeswki, per portare solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime.
A fine giornata, il commissario Legnini ha annunciato che l’evacuazione dei circa mille residenti nella ‘zona rossa’ di Casamicciola dovrà proseguire almeno per un’altra decina di giorni, il tempo di approfondire gli studi sul dissesto idrogeologico dell’area: secondo geologi e vigili del fuoco, al momento non ci sono sufficienti garanzie di sicurezza per il rientro nelle abitazioni.