NAPOLI – Così parlò Mario Draghi, il presidente del Consiglio giunto a Napoli per firmare il Patto che dà alla città i soldi per non affogare nel suo maxi debito: ecco le 7 frasi da ricordare. Più un augurio ad personam.
- “In questa sala magnifica dove un tempo sedevano i re angioini e dove oggi si riunisce il consiglio comunale, è passata la storia di Napoli e di tutto il Mezzogiono, una storia che ha portato la città ad essere punto di riferimento, nei secoli, non solo in Italia e in Europa ma nel mondo. Qui fu istituita la prima cattedra di economia d’Europa, affidata ad Antonio Genovesi. E poi c’è una tradizione culturale che si snoda con Benedetto Croce, Matilde Serao, Eduardo De Filippo, Paolo Sorrentino. Mantenere la centralità che merita è la sfida che deve unirci tutti”
- “I Comuni sono i principali centri attuatori del Pnrr. Il Patto coincide con il programa di investimenti più significativi della storia recente del Mezzogiorno: il Pnrr che, per almeno il 40%, è rivolto al Sud perché ci sono divari territoriali ormai insopportabili. Dobbiamo ammettere l’esistenza di una questione meridionale ma evitando che si riduca ad una sterile rivendicazione. Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità e umiltà. L’Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano i motori della ripresa”
- “I punti da cui ripartire sono tanti: l’agro-alimentare, il turismo, la moda, l’aerospazio, l’industria dell’automobile, il digitale, il Polo di San Giovanni nato nel 2016 con il contributo decisivo della Federico II e che ha permesso a tanti giovani di liberare il proprio talento: Napoli sa dare il meglio di sé quando si apre al mondo”
- “Bisogna investire su donne e giovani. Nel 2020, è stato rilevato che qui solo il 35% di donne erano occupate, mentre al centro-Nord questa percentuale era al 62%. E i giovani erano disoccupati per il 35%, mentre nel resto d’Italia questa percentuale si fermava al 15%: la loro difficoltà a trovare un lavoro ben pagato è allo stesso tempo causa e conseguenza dei ritardi della crescita economica”
- “Tra il 2002 e il 2020 oltre 1 milione di persone, per il 30% laureate, ha lasciato il Sud“
- “Il Pnrr ci impone di difendere la cultura della legalità, Napoli ha dimostrato di saper rispondere alla criminalità con progetti e idee. Il rione Sanità è il simbolo di una comunità che si sa organizzare per togliere i ragazzi dalla strada. Il Governo non intende tollerare infiltrazioni mafiose nella gestione dei fondi”
- “Il Pnrr è una opportunità storica. In passato, spesso, i cittadini hanno avvertito i progetti di sviluppo come qualcosa di imposto dall’alto. Ma in questo, il Pnrr è diverso perché parte dal basso, raccogliendo i progetti delle comunità locali”. Infine l’augurio: “Serve entusiasmo, ingegno e immaginazione: la stessa materia di cui è fatta Napoli. Auguri sindaco!”.