Ischia (Na) – Continua a salire il numero dei dispersi a Casamicciola, sull’isola di Ischia, dopo la frana di questa mattina. A inizio controllo si contavano una famiglia composta da marito, moglie e un neonato, di una 25enne che si trovavano in due abitazioni travolte dal fango lungo via Celario e di un’altra persona ancora. E pare che ci sia un’altra famiglia tra i dispersi. Col passare del tempo la cifra è aumentata in maniera preoccupante: adesso sono tredici. Lo rendono noto i Carabinieri.
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Due motovedette della Guardia Costiera di Napoli stanno perlustrando il tratto antistante il porto di Casamicciola alla ricerca di eventuali dispersi in mare. Da Pozzuoli, intanto stanno partendo altri mezzi ed uomini per i soccorsi sull’isola. Condizioni meteo marine molto difficili stanno peraltro rendendo difficili i collegamenti dalla terraferma con Ischia.
”Il nucleo familiare con il neonato è stato ritrovato e in procinto di andare in ospedale.
Le strutture sanitarie sono state attivate da subito”. Lo ha reso noto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, riferendo alla stampa sulla situazione di Casamicciola. Al momento, ha aggiunto, i dispersi sono 12.
In coordinamento con la Protezione civile nazionale il ministero della Difesa ha disposto l’immediato l’intervento di velivoli e uomini delle Forze armate come supporto ai soccorsi di Ischia e Casamicciola. Un elicottero HH139 dell’Aeronautica militare partirà da Pratica di Mare verso l’isola di Ischia per trasportare cinque tecnici della Protezione civile. Inoltre altri elicotteri CH 47 dell’Aviazione dell’Esercito, dislocati a Viterbo, sono stati resi disponibili e pronti al decollo entro 30 minuti dalla richiesta di intervento. La Difesa ha messo a disposizione della Protezione Civile anche ulteriori assetti terrestri e navali che, ove ne fosse ritenuto necessario l’impiego, sarebbero pronti a muovere verso le località colpite dal maltempo. Il Ministro della difesa Guido Crosetto segue in stretto contatto con lo Stato maggiore della Difesa e con la sala operativa del Comando operativo di vertice interforze l’evolversi della situazione.
Sull’isola di Ischia sono arrivati finora una settantina di uomini dei vigili del fuoco di rinforzo con traghetti e con un elicottero del corpo. Lo si apprende dagli stessi vigili del fuoco. Il nuovo gruppo arrivato sta ora lavorando in collaborazione con le tre squadre di Ischia impegnate da questa notte.
I vigili del fuoco confermano che al momento non sono state trovate vittime sull’isola. Altri uomini dei vigili del fuoco continueranno ad arrivare sull’isola del Golfo di Napoli nelle prossime ore anche se ci sono problemi di collegamenti.
I medici che erano in servizio stamattina all’ospedale Rizzoli di Ischia sono rimasti in turno.
Per prestare soccorso ai feriti della frana di Casamicciola sono arrivati anche i sanitari residenti sull’isola. Tutti mobilitati per consentire di fare fronte all’emergenza provocata dall’alluvione.
“Verso mezzanotte ha iniziato a piovere fortissimo. Dalle tre abbiamo iniziato a sentire dei boati. E’ venuta giù la prima frana, poi un’altra verso le 5.
Una cosa impressionante, forse peggio dell’alluvione del 2009 e tremendo quanto il terremoto del 2017″. Lo dice all’ANSA Lisa Mocciaro, illustratrice di libri per bambini, ora prigioniera in casa al terzo piano dell’abitazione di Casamicciola. Il primo piano dello stabile è stato invaso dal fango. Gli altri abitanti del palazzo hanno trovato riparo nella sua casa: i vigili del fuoco hanno consigliato di non muoversi per evitare problemi qualora la pioggia continuasse a scendere.
Sono almeno 10 le case travolte dalla violenza della frana di Casamicciola. E’ quanto si apprende da fonti dei soccorritori. La macchina dei soccorsi è stata attivata per verificare la presenza di persone al loro interno ma si tratta di abitazioni difficili da raggiungere.
Attualmente nella zona di via Celario, a Casamicciola, si stima che siano almeno 30 le famiglie intrappolate nelle proprie case e che sono senza acqua e senza luce. Si tratta in totale di circa 100 persone che devono essere ancora raggiunte. La strada che porta alle loro abitazioni, via Santa Barbara, è attualmente impraticabile per il fango, i massi e i detriti che la ostruiscono e si sta provando a liberarla con diverse macchine movimento terra e idrovore.
L’Ordine delle Professioni infermieristiche di Napoli ha attivato un’unità di crisi presso la sede di piazza Carità per affrontare “preparati la grave emergenza sanitaria che si sta determinando in queste ore sull’Isola di Ischia, a seguito della gravissima sciagura in atto”.
L’Ordine informa che sono già stati allertati gli infermieri del Cives, la sezione infermieristica legata alla Protezione Civile, per mettere a disposizione le loro competenze, le strutture, e le risorse umane necessarie in questi momenti. Soprattutto “infermieri di area critica, che in queste circostanze sono preziosi. L’Ordine è in continuo e stretto contatto con gli infermieri che lavorano sull’Isola”. Dai loro report si evince tutta la drammaticità della situazione. Il personale infermieristico in servizio dalla notte scorsa non ha potuto smontare e resta in servizio anche stamane per far fronte ai tanti feriti che arrivano in ospedale e presso le strutture sanitarie dell’Isola. “Siamo pronti a mobilitarci, a darvi una mano per fronteggiare una sciagura immane”. Cosi Teresa Rea, in un messaggio indirizzato a tutti gli infermieri sul posto. “Come sempre – ha aggiunto la presidente – gli infermieri di Napoli sono in prima linea per dare il loro contributo nell’affrontare quest’ennesima emergenza. Ai colleghi impegnati sui posti di lavoro la nostra solidarietà fattiva. Alla popolazione di Casamicciola la nostra vicinanza umana”.
I due occupanti di un’auto trascinata in mare durante gli smottamenti a Casamicciola sono stati tratti in salvo. E’ quanto si apprende dai vigili del fuoco. Non si conosce, invece, la sorte di altri automobilisti le cui vetture risultano finite anch’esse in mare.
I vigili del fuoco sono impegnati nel soccorrere la popolazione e nella ricerca dei dispersi, ma sottolineano le difficoltà a raggiungere l’isola con motobarche ed elicotteri.
Da ieri sera i residenti della zona di Casamicciola interessata dalla frana non riescono a mettersi in contatto con due immigrati che lavorano in un’attività commerciale della zona. L’area è stata completamente sepolta dal fango. Inutili i tentativi dei residenti di chiamare sui cellulari dei due uomini.
Tra le auto finite in mare e travolte dal fango a Casamicciola per l’alluvione di questa mattina ce ne sono quattro – secondo quanto si apprende – per le quali non si è potuto ancora accertare se vi fossero o meno persone a bordo.
Un uomo di circa 60 anni è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Rizzoli di Ischia. E’ rimasto travolto da una frana in piazza Maio, una delle zone più colpite di Casamicciola.
All’ospedale sono arrivate numerose richieste di sacchi per cadaveri dalle squadre dei soccorritori.
Altri volontari, della Sma Campania e delle unità cinofile coordinati dalla Sala operativa regionale stanno arrivando da tutta la Campania dotate di mezzi di soccorso: pale meccaniche, bobcat, motopompe, idrovore, escavatori e torri faro per garantire la continuità degli interventi anche in serata. Il Presidente De Luca e il direttore della Protezione civile regionale, Italo Giulivo, partecipano al Centro Coordinamento Soccorsi convocato in Prefettura. Al momento risultano interrotti i collegamenti via mare per Ischia da Napoli. Sono garantite solo le corse da Pozzuoli prioritariamente per le squadre di soccorso. Altri volontari sono stati inviati al centro Operativo Comunale istituito dal Commissario Prefettizio. L‘Asl Napoli 2 ha immediatamente attivato l’elisoccorso.
Le squadre della Protezione civile regionale sono all’opera dall’alba di questa mattina sull’Isola di Ischia per supportare i soccorsi alla popolazione rimasta colpita dalle frane che hanno interessato Casamicciola e altri punti dell’isola.
La circolazione stradale, a Casamicciola, è bloccata per molte strade e i soccorsi faticano ad arrivare nei punti più colpiti dall’alluvione, in cui gli smottamenti hanno travolto alcune case dei cui occupanti al momento non si hanno notizie certe.
Come per l’alluvione del 2009, una gran massa di acqua fango e detriti si è riversata verso il mare, travolgendo tutto quello che ha incontrato sul suo cammino; sono decine le auto trascinate dalla lava che ha trovato il suo sbocco in piazzale Anna De Felice, intitolato alla ragazza che proprio in quella zona perse la vita travolta dal fango 13 anni addietro.
Le auto ed anche alcuni minibus parcheggiati sono finiti in mare ed attualmente il porto di Casamicciola è chiuso.
Le zone più colpite dall’alluvione sono quelle di piazza Bagni, piazza Maio e Rarone: qui si registra il maggior numero di frane e visto che diverse case sono raggiungibili solo attraverso stradine strette ed impervie, i soccorritori non sono per il momento riusciti a controllarle tutte ed accertare la reale entità di danni alle persone oltre che alle abitazioni. A Casamicciola i vigili del fuoco hanno soccorso un uomo che era stato travolto dal fango e non riusciva a mettersi in salvo da solo; portato all’ospedale Rizzoli sta bene e dovrebbe essere dimesso a breve.
Tutte le forze dell’ordine ed i volontari disponibili sull’isola si sono recati nelle zone colpite del comune e stanno prestando soccorso.
Alcune persone sono rimaste bloccate all’interno dell’Hotel Terme Manzi di Casamicciola, senza corrente elettrica. Sul posto stanno arrivando i soccorsi.
“Cari concittadini a causa delle avverse condizioni meteo e dei pesanti danni che si sono già verificati nel comune di Casamicciola Terme vi chiedo di rimanere nelle vostre abitazioni e di non mettervi in movimento. Vi comunicherò in seguito l’evolversi della situazione. Grazie per la responsabile collaborazione”. Lo scrive su Facebook, Enzo Ferrandino, sindaco di Ischia.
“È una immane tragedia quella che ha colpito l’isola di Ischia, il nostro pensiero va alle famiglie che in queste ore vivono un dramma incommensurabile e ore di grande angoscia”. Così Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli e provincia in merito alle notizie che arrivano dall’isola verde. “Questo è il momento – sottolinea – del 118 e dei soccorritori della Protezione Civile, donne e uomini che stanno facendo il possibile e l’impossibile per mettere al sicuro la popolazione. Noi medici ed odontoiatri siamo a disposizione, pronti se dovesse servire un ulteriore aiuto a fare la nostra parte”. Da Zuccarelli anche l’amara considerazione che quanto avvenuto a Ischia è figlio di anni di disattenzione ad un territorio divenuto fragile a causa della mano dell’uomo. «Una tragedia – conclude – che richiederebbe ora una risposta di tutti i sindaci, uniti nel pianificare una strategia di rinascita che può essere efficace solo se comune”.
“Frana a Ischia, l’Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp di Na è pronto a cooperare per aiuto soccorsi e assistenza”. Così Franco Ascolese che ha messo a disposizione il proprio aiuto ai soccorsi impegnati a Ischia per prestare soccorso dopo la catastrofica frana a Casamicciola avvenuta questa mattina. “Come Ordine delle professioni sanitarie di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta – sottolinea Ascolese – abbiamo deciso di mettere disposizione della macchina dei soccorsi una squadra di camici bianchi tra tecnici sanitari di radiologia medica, tecnici di laboratorio e terapisti dell’area della riabilitazione in parte già presenti a Ischia, in quanto residenti e che hanno prontamente raggiunto il loro posto di lavoro all’ospedale Rizzoli, e altri pronti a partire da Napoli per l’isola se dovesse essere necessario. Siamo innanzitutto vicini alla popolazione di Ischia e Casamicciola – continua Ascolese – e in particolare alle famiglie che hanno perso la casa o sono bloccati dalla frana in queste ore drammatiche. Non sappiamo se e quanti siano i morti, i feriti e gli sfollati. Come Ordine siamo a disposizione delle autorità per dare una mano alla macchina dei soccorsi. Prenderemo contatti con la Prefettura per dare la nostra disponibilità. Disastri come quello di Ischia fanno riflettere sia sul tema dei cambiamenti climatici sia di sul ruolo delle amministrazioni locali e centrali che per anni non si sono mosse per la prevenzione. Nelle nostre professioni il concetto della prevenzione è centrale. Mai come oggi anche in tema di protezione civile deve essere affrontato questo nodo per attrezzarci affinché queste tragedie non si verifichino più con tale intensità e conseguenze”.
Foto tratta da Facebook