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“Sono sempre io il responsabile di quello che succede in campo, abbiamo fatto degli errori in tutti e due i gol”. Paulo Fonseca è in vena di ammissioni, nel dopo gara  di Dazn. Accusa il colpo, è una batosta lo 0-2 col Napoli. Conte vola, Fonseca resta a terra. Ma lui prova a riprendersi, non ci sta. “Siamo solo con 9 partite e – avverte il tecnico rossonero – non mi ricordo nessuna squadra vincere il campionato dopo 9 partite”. Un moto d’orgoglio, la botta è dura. Ma Fonseca giura: il Milan non rinuncia allo scudetto. Però certo, qualcosa da rivedere c’è. Magari. “È chiaro che dobbiamo fare dei risultati per entrare in questa lotta”.

Per stasera, invece, meglio dimenticare. “Non è facile iniziare la partita subendo un gol dal Napoli dopo cinque minuti”. Il portoghese non vuole abbattersi. Si sforza di restare ottimista, di  guardare il bicchiere mezzo pieno. “Noi le occasioni – rivendica – le abbiamo avute con una buona reazione”. E inoltre “abbiamo giocato un calcio positivo, di qualità“. E insomma, non si trattiene: “Non è facile contro una squadra come il Napoli che si abbassa e difende in area”.

Tutto lì il problema. Fonseca mastica amaro. Rivede il film della partita. Un incubo quelle 10 maglie azzurre “davanti all’area di rigore”. Il Milan, arriva a dire il tecnico, “ha avuto sempre il gioco nella metà campo offensiva, senza fare uscire il Napoli”. Tranne quando il Napoli ha segnato, purtroppo per Fonseca.