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Il Comune di Pomigliano d’Arco (Napoli) ha denunciato un ex dipendente comunale “per essersi appropriato indebitamente di denaro pubblico non dovuto“, per un totale di circa 46mila euro. Lo ha reso noto l’assessore al Personale, Marianna Manna, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, rispondendo a due interrogazioni presentate da esponenti della maggioranza.
Secondo Manna, sarebbero state riscontrate “gravi irregolarità nell’erogazione di 15 mila euro a titolo di indennità di risultato” per il dipendente che avrebbe incassato anche una somma di 31 mila euro per funzioni aggiuntive svolte.
Il Comune ha quindi presentato denuncia alla procura della Repubblica di Nola, segnalando l’accaduto anche alla Prefettura e all’Anac.
I fatti risalgono agli anni precedenti l’arrivo dell’attuale amministrazione comunale. La denuncia del Comune è basata sul presunto indebito ottenimento dei 15 mila euro da parte dell’ex dipendente comunale, che aveva presentato una dichiarazione di indennità di risultato sottoscritta nell’aprile 2023 dall’ex sindaco Gianluca Del Mastro, attestante il presunto raggiungimento di tutti gli obiettivi.
Tuttavia – ha fatto notare l’assessore – Del Mastro non era più in carica dal febbraio 2023, poiché la sua amministrazione era decaduta a seguito delle dimissioni di alcuni consiglieri comunali, portando allo scioglimento del Consiglio Comunale. Al momento della firma della richiesta dell’indennità di risultato e successiva certificazione, il Comune era infatti gestito da un commissario prefettizio”.
Lo stesso ex dipendente è stato denunciato anche per aver incassato una somma di 31 mila euro per funzioni aggiuntive svolte. Secondo l’ex dipendente, queste funzioni erano state svolte per due anni e 5 mesi, mentre dal Comune sostengono che il periodo di funzioni aggiuntive fosse limitato a due mesi.
Come pubblici ufficiali – ha spiegato, infine, Manna – abbiamo l’obbligo di denunciare potenziali reati. Abbiamo quindi incaricato l’avvocatura municipale di verificare la correttezza della procedura amministrativa e presentato un esposto all’autorità giudiziaria per un’indebita erogazione. È stato constatato che i soggetti coinvolti non avevano il potere di sottoscrivere la valutazione, che ha portato ad un illegittimo esborso di denaro. Pertanto, è stata presentata una denuncia all’autorità giudiziaria per reati gravi. Sarà la procura della Repubblica a valutare se i fatti esposti saranno oggetto di un procedimento penale già aperto”.