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Dopo aver scontato un periodo di detenzione nel carcere femminile di Pozzuoli, Antonietta Noletto, 56enne finita al centro di una inchiesta sui falsi matrimoni tra italiani e immigrati conclusa nell’ottobre 2022 con 18 arresti, ha ottenuto ieri dal Gip del Tribunale di Napoli un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari.

La donna, difesa dall’avvocato Fabrizio De Maio, è accusata di essere la factotum dell’organizzazione per delinquere dedita allo sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, una banda che organizzava, secondo gli inquirenti, “matrimoni di comodo” tra cittadini italiani e extracomunitari in cambio di ingenti somme di denaro (tra 5mila e oltre 6mila euro). Insieme alle coimputate, attualmente ancora in carcere, la 56enne è a processo per avere fatto parte di un impianto criminale che interessava Napoli e anche i comuni limitrofi (Castel Volturno, Mondragone, San Cipriano d’Aversa e Avezzano), nei quali avveniva la ricerca di cittadini italiani compiacenti e disponibili a prendere in marito o in moglie un cittadino extracomunitario in cambio di denaro. Secondo le stime degli investigatori il volume di affari si aggirava sui circa 200mila euro.