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Un matrimonio sontuoso con 300 invitati, banchetto, luci, musica e perfino fumi artificiali, celebrato non in una sala per eventi ma nei chiostri monumentali dell’Archivio di Stato di Napoli, uno dei luoghi più preziosi della nostra memoria storica. Un oltraggio che non possiamo tollerare.

È inaccettabile che spazi destinati a custodire secoli di storia siano stati trasformati in una location per festeggiamenti che mettono a rischio un patrimonio di inestimabile valore. I sindacati hanno denunciato gravi episodi durante l’evento: il fumo artificiale e di sigarette, l’accensione di fuochi d’artificio e il calpestamento del prato del Chiostro del Platano, solitamente interdetto, hanno reso la situazione insostenibile, con il sistema antifumo scattato ripetutamente e interventi tecnici necessari per placare le anomalie. “Questo non è un incidente isolato ma l’ennesima ferita inferta alla nostra storia. Siamo abituati a vedere sdraio in Piazza del Gesù, pizzerie nelle chiese, Bed & Breakfast negli anfiteatri: il nostro passato continua a essere vittima di un presente irresponsabile e senza rispetto. Chi ha autorizzato questo scempio deve risponderne pubblicamentedenuncia con fermezza la Consigliera regionale indipendente Marì Muscarà.

Permettere che simili eventi si svolgano in luoghi di tale importanza culturale e storica è non solo un segno di superficialità, ma anche un grave atto di disprezzo per le generazioni future, che rischiano di perdere ciò che è stato tramandato loro con sacrificio e cura. “Non ci si rende conto della ricchezza che custodiamo, e si continua a sacrificarla sull’altare della superficialità e del profitto immediato – prosegue la Consigliera -. Chiediamo un’indagine immediata per accertare le responsabilità e garantire che episodi simili non si ripetano mai più. È ora di dire basta a questo scempio. Napoli deve essere il baluardo della sua storia, non il palcoscenico per la sua distruzione”.