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Pare che il Comune di Napoli abbia un assessore alle Politiche sociali. In seguito al ritrovamento del corpo di un senza fissa dimora abbiamo potuto leggere qualche dichiarazione e addirittura una intervista di Luca Trapanese e così, d’incanto, ci siamo accorti che Manfredi ha anche un assessore di cui, finora, noi e i napoletani non c’eravamo accorti”. Lo affermano Marco Nonno, presidente cittadino di Fratelli d’Italia, Luigi Rispoli, vice presidente vicario e Giorgio Longobardi, consigliere comunale.
Le politiche sociali in questa città – sottolineano – sono da anni commissariate dai rappresentanti di qualche centrale cooperativa che siedono in consiglio comunale. L’unico aspetto di cui si tiene conto è quello di garantire sempre ai soliti flussi di danaro per servizi che per lo più sono scadenti e inefficaci. Da Trapanese ci saremmo aspettati più coraggio per rompere questo sistema magari adottando misure come il voucher sociale dando così agli assistiti la facoltà di potersi liberamente scegliere da farsi assistere. Invece il nulla. Anche oggi, di fronte alla piaga dei senza fissa dimora che ormai occupano sistematicamente intere zone della città come ad esempio la Galleria Umberto, dopo aver recitato la solita litania dei soldi che mancano, non ha saputo far di meglio che scagliarsi contro i cittadini di Piazza Garibaldi.
Ma lo sa l’assessore che questi cittadini proprio per l’assenza delle istituzioni e in particolare del Comune in tutti questi anni hanno dovuto pagare un prezzo altissimo in termini di qualità della vita e di sicurezza?”.
Le politiche sociali – concludono gli esponenti di FdI – devono riguardare un insieme di interventi pubblici aventi scopi ed effetti sociali, che vanno da una più equa distribuzione di risorse ed opportunità, alla promozione di benessere e qualità della vita e, nel caso della nostra città, devono avere anche lo scopo di limitare le conseguenze sociali prodotte dalle politiche scellerate in tema di immigrazione portate avanti dai precedenti governi di sinistra. Troppo facile richiamare questioni di sicurezza per nascondere i propri fallimenti. Il Comune dovrebbe avere una strategia di intervento, Trapanese ha qualche idea al riguardo? Allora venga a riferire in Consiglio comunale e ci faccia capire”.