Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dell’Associazione GEA ets, del Comitato Gazebo Verde e del Comitato Civico Vomero.
Il 27 dicembre, il regalo postumo del Comune di Napoli al Verde pubblico della città ha dei contorni piuttosto preoccupanti.
La Giunta Comunale infatti ieri ha approvato il progetto d’ambito relativo a Piazza Immacolata al Vomero a Napoli, in cui di fatto affida a privati la gestione dell’area che si trova anche al di sotto dell’aiuola della Fitolacca dioica ( ultrasettantenne )presente in quella piazza.
Il tutto consentirà la presenza di dehors da parte delle attività commerciali “ Nori- Estroverso- Delight Lab” e comporterà lo spostamento dell’area giostre dei bambini in un’area ancora da definire,
perché ritenuta paradossalmente inadatta a restare sotto la Fitolacca dioica in questione.
A margine di questi fatti, riteniamo doverose tre considerazioni:
1. per la prima volta si affida da parte dell’amministrazione pubblica la gestione del verde verticale a privati. Riteniamo che sia un precedente estremamente pericoloso :dato che consentirà -su questa base- anche ad altre associazioni commerciali/private di chiedere lo stessa “ possibilità” in altre zone della città. Ricordiamo che ciò comporterà un’ attività estremamente pericolosa e soprattutto con conseguenze molto importanti sia sulla vita dei vegetali che sulla incolumità pubblica dei cittadini. Infatti bisogna rammentare che gli alberi hanno bisogno di trattamenti dedicati a eventuali potature o a gestione di eventuali patologie e che non possono essere piegate in alcun modo a esigenze commerciali. Per essere ancora più chiari, ad esempio, la Fitolacca dioica in oggetto è un albero auto potante, ovvero che tende- quando ha rami troppo pesanti- a farli cadere al suolo. Inoltre tagliare sezioni oltre i 10 cm di diametro di quegli alberi preventivamente, determina un aggravarsi del problema perché l’albero tende a infoltirsi sempre di più e quindi poi a peggiorare in questa sua caratteristica auto potante. Per cui è assolutamente sconsigliato e sconsigliabile fare in modo che sotto le chiome di questo tipo di alberi, possano insistere attività che siano commerciali, di riposo o altro. Non a caso per l’esemplare di Piazza degli artisti è stata allargata l’aiuola per contenere tutto il perimetro della chioma dell’albero stesso e quindi per renderla non pericolosa e compatibile con l’antropizzazione della città .
2. Il capitolo spinoso della gestione del verde pubblico affidata a privati trova in questa decisione del consiglio comunale la motivazione di tutti i dubbi che le associazioni preventivamente stavano ponendo su questo punto: perché si tratta di argomento molto delicato e complesso che non può essere banalizzato in maniera frettolosa. La mancanza di un regolamento del verde da questo punto di vista risulta ancora più lampante e ancora più clamorosamente in ritardo e, nonostante i tempi di approvazione del Regolamento non siano ancora certi ma sicuramente imminenti, la concomitanza di questo affidamento “non conforme” rende lo stesso ancora più inopportuno e volendo pensare male, dannosamente strumentale….
3. Sussiste su questa decisione anche un problema assicurativo: se la gestione sarà affidata a privati e nei mesi successivi a una potatura, ad esempio, ci sarà una caduta di rami o un ammalarsi dell’albero o peggio ancora un crollo dell’albero stesso la responsabilità di tutto questo e gli eventuali danni a cose e persone a chi saranno addebitati? Ovviamente ai privati che la gestiscono. Su questo ci sarebbe però bisogno di una puntualizzazione molto chiara e precisa da parte dell’amministrazione pubblica. In generale riteniamo di esprimere un parere estremamente contrario e preoccupato riguardo ad una liberalizzazione dell’utilizzo del verde pubblico da parte dei privati senza una rigida chiara e importante definizione di chi fa cosa ,come e perché.
Le sottoscritte associazioni si riservano, inoltre, di effettuare delle azioni di protesta formali presso le sedi Istituzionali della Quinta Municipalità, al fine di porre la dovuta attenzione verso questa scelta che considerano fortemente inappropriata.
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