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Dopo la sconfitta per 3-1 contro il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona, Cesc Fabregas si è presentato in conferenza stampa per commentare la partita e il momento della sua squadra. Nonostante il risultato, il tecnico ha mostrato ottimismo, sottolineando il valore del progetto e il potenziale dei suoi giovani giocatori.

Fabregas ha iniziato parlando del rigore che ha sbloccato la partita in favore del Napoli: “Il rigore è stato un po’ così così, ma l’hanno dato e alla fine questo conta. Dopo il gol, però, si è visto un buon Napoli, con giocatori di grande qualità che hanno alzato il livello.” Ha poi ammesso le difficoltà della sua squadra nel contrastare una formazione così solida: “Noi stiamo ancora cercando di trovare quella scintilla nei momenti decisivi. I giocatori che entrano devono fare la differenza, ma siamo giovani e forse anche un po’ troppo ingenui. Dobbiamo imparare a essere più furbi, ma in generale credo che siamo sulla strada giusta.”

Quando gli è stato chiesto di commentare la prestazione di Stanislav Lobotka, Fabregas non ha risparmiato elogi: “Lobotka è un giocatore superlativo. Ho parlato con lui anche dopo la partita e gli ho detto che potrei giocare con undici Lobotka. Il mio piano era di controllarlo difensivamente, mettendo Nico Paz su di lui, ma dopo 60 minuti Lobotka ha fatto la differenza. È un fuoriclasse, e credo che una grande percentuale dello scudetto vinto dal Napoli l’anno scorso sia merito suo.”

Fabregas ha poi parlato del suo progetto di squadra e delle difficoltà di gestire un gruppo giovane: “Questo è un mondo dove si viene giudicati solo per il risultato. Sono fortunato, però, perché mi è stata data la libertà di portare avanti questo progetto. Abbiamo tanti nuovi giocatori, siamo ancora all’inizio. Passiamo ore ad analizzare il gioco e a lavorare sui dettagli. Dobbiamo continuare così, con pazienza e determinazione.

Un punto critico della partita è stata la differenza tra il primo e il secondo tempo, soprattutto dopo il terzo gol del Napoli. Fabregas ha spiegato: “Ho visto un grande Como per 60 minuti, non solo per 45. Il Napoli ha giocato bene per i primi 15 minuti, ma dopo il terzo gol sono cresciuti molto. Io volevo che la squadra spingesse di più, per questo ho messo Sergi Roberto terzino e ho avanzato Gabrielloni, Belotti e Cutrone. Ripetevo ‘Centro, cross, cross’, perché la squadra deve capire che non siamo il Barcellona, dobbiamo adattarci alle varie fasi del gioco. Questo richiede tempo e lavoro, ma sono fiducioso che miglioreremo.”

Nonostante la sconfitta, Fabregas ha trasmesso fiducia e determinazione, convinto che la sua squadra stia percorrendo la strada giusta per crescere e competere ad alti livelli.