Nelle prime ore della mattinata odierna, nei comuni di Sparanise (CE) e Giugliano in Campania (NA), i Carabinieri della Compagnia di Capua hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di due persone ritenute indiziate – sebbene nella fase delle indagini preliminari – in concorso tra loro, di fabbricazione e detenzione illecita di materiale esplosivo. Finiscono nella rete dei Carabinieri l’imprenditore caleno Andrea De Fusco (47 anni di Sparanise) e Roberto Barberio, 47 anni di Calvizzano.
L’odierno provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di un’articolata attività investigativa, coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Capua e della Stazione di Calvi Risorta, guidati dal maresciallo Monaco, che ha consentito, anche mediante attività tecnica, come gli indagati, dal mese di maggio al mese di luglio 2024, in Calvi Risorta e Francolise, in tempi diversi, avevano allestito due laboratori clandestini dove, avvalendosi di manovalanza occasionale, fabbricavano e detenevano illegalmente materiale esplosivo (fuochi pirotecnici clandestini), la cui vendita era destinata anche all’estero, per un quantitativo complessivo di circa 13 tonnellate ed un valore commerciale di oltre 4 milioni di euro. Tutto il materiale esplodente, rinvenuto nel corso delle indagini, è stato sottoposto a sequestro dai Militari dell’Arma.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.