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Salvatore Esposito si è raccontato a Verissimo, nella puntata andata in onda sabato 8 gennaio, e ha ripercorso con Silvia Toffanin i momenti più intensi della sua vita e della sua brillante carriera di attore al cinema e in tv, parlando anche dell’amore per la sua famiglia e la compagna Paola, alla quale è legato dal 2014. 

Il successo per l’attore partenopeo è arrivato nel 2014 con ‘Gomorra – La serie‘, nella quale Esposito ha interpretato per cinque stagioni il ruolo di Gennaro Savastano, detto Genny, figlio del boss Don Pietro, ruolo che l’attore aveva ottenuto mentre lavorava come assistente ai provini.

“È stata la mia fortuna. Non ho potuto partecipare ai provini per la serie perché avevo avuto un piccolo ruolo ne Il clan dei camorristi e loro volevano solo attori sconosciuti, mi permisero però di fare da spalla. Ma dopo aver provinato 1.200 attori per il personaggio, mi chiesero se mi andava di provare. Bisognava portare due scene del primo Genny e due del nuovo. Nessuno degli attori era riuscito a rendere credibile il personaggio in entrambe le versioni, mentre io li convinsi. Per assurdo, non ho faticato tanto a trasformarmi in un killer spietato o a perdere 19 chili in due mesi, ma a entrare nella testa di un diciottenne”, ha raccontato l’attore. 

“Durante la messa in onda delle prime puntate non mi filava nessuno, sui social erano tutte per Marco D’Amore. Poi, dalla sesta puntata in poi, si è scatenato l’inferno. Genny era tornato dall’Honduras più magro e molto cambiato, un duro”, ha raccontato Esposito, che ha aggiunto: “In questo mestiere, come nella vita, non bisogna mai mollare. Specialmente quando cercano di buttarti giù”. 

È questo ruolo da protagonista che ha permesso a Salvatore Esposito di raggiungere la fama anche internazionale: “In passato mi è capitato di essere fermato in Messico, nella scorsa estate in Spagna, dove ero in vacanza. A Venezia un ragazzo inglese mi ha avvicinato per farmi i complimenti. Per me è un motivo di grande soddisfazione e orgoglio. Quando accade all’estero mi rendo conto dell’importanza di quello che ho fatto, che è arrivata in ogni angolo del pianeta”.