Caso Eav, è un ping pong a distanza: e il presidente-dg Umberto de Gregorio è ancora nel mirino. “Tra le tante balle che leggo sui giornali, ne segnalo due da parte di due consiglieri regionali” scrive il manager dalla sua trincea social. “Una – spiega de Gregorio – dice che prendo un compenso di 300 mila euro. L’altra che prendo un doppio compenso, uno come direttore generale e l’altro come amministratore”. Due giorni fa i primi attacchi da Maria Muscarà (gruppo misto) e Severino Nappi (Lega). Polemiche latenti, ma riesplose dopo la tragedia del Faito. Per il dirigente della holding regionale dei trasporti, “sono due falsità totali” quelle a lui riferite. “Il mio compenso, cari due consiglieri regionali – aggiunge -, è più o meno quello che prendete voi”. Stando al portale trasparenza dell’azienda, la retribuzione lorda connessa alla carica è di 140.000 euro. Nel 2023 (ultimo dato disponibile Certificazione Unica), i compensi complessivi erogati dall’Eav al manager ammontano a 168.346 euro.
E a stretto giro arrivano le risposte degli interessati. “In merito alle precisazioni del presidente De Gregorio sui suoi emolumenti – afferma Muscarà -, tengo a chiarire che i dati da me citati provengono direttamente dal sito dell’EAV, come confermato anche da altri colleghi”. E se “vi fossero errori nelle cifre, me ne scuso, ma credo sia irrilevante rispetto alla gravità del problema”. Secondo la consigliera “oggi non conta se guadagna 300, 150 o meno”. A rilevare sarebbe che “de Gregorio, pur ricoprendo un incarico di massima responsabilità – peraltro non conquistato per concorso, ma su nomina politica – continua ad auto assolversi“. Muscarà contesta le frasi del manager sul crollo nella funivia, avvenuto il 17 aprile. Parole con cui sottolineava di avere “la coscienza pulita sull’incidente”. Per Muscarà invece non potrebbe limitarsi “a dire che il suo compito era solo assicurare le risorse finanziarie per la sicurezza”. All’opposto, “il suo dovere principale” sarebbe stato “quello di vigilare affinché quei fondi pubblici venissero utilizzati correttamente”. E inoltre di “controllare anche l’operato dei suoi sottoposti”.
Alla controreplica non si sottrae nemmeno Nappi. “È preoccupante – sostiene il capogruppo leghista in consiglio regionale – constatare che davanti a una tragedia come quella della Funivia del Faito, invece di immergersi in un lavoro silenzioso per contribuire a chiarire al più presto ogni aspetto di questa drammatica vicenda, il massimo dirigente di Ente autonomo Volturno preferisca scrivere post su Facebook“. A detta di Nappi, de Gregorio continuerebbe “a dare prova di allergia alle critiche e alla verità”. L’esponente della Lega annuncia inoltre volontà di acquisire “copia della documentazione” relativa allo stipendio del manager. “Nell’esercizio dei poteri ispettivi che ci competono” precisa Nappi, auspicando le “dimissioni” di de Gregorio. E ora si attendono nuove puntate dello scontro.