Il Milan gioca un gran primo tempo ma subisce nella ripresa la furia di un Napoli al quale nell’intervallo Rudi Garcia è costretto a cambiare i connotati. Finisce con un pareggio 2-2 che sta un po’ stretto ai rossoneri e che il Napoli può viceversa accettare con soddisfazione perchè per come si erano messe le cose in campo il finale avrebbe potuto essere ben più deludente per gli azzurri. Gli uomini di Pioli concludono la prima frazione di gioco in doppio vantaggio, grazie a due colpi di testa di Giroud, che in area di rigore surclassa nettamente uno spaesato Rrahmani. Il Napoli reagisce con furia nella ripresa e in 18′ minuti ristabilisce la parità. Il resto della gara non riserva altre sorprese, anche se entrambe le squadre fanno di tutto per trovare il gol della vittoria. Nel primo tempo c’è una sola squadra in campo. Il Milan conquista il predominio del gioco grazie ai tre centrocampisti che sono sempre in anticipo sugli avversari. Musah cancella dal campo Zielinski, lo stesso fa Reijnders con Lobotka, mentre sull’altro lato del terreno di gioco Elmas si autoesclude dalla gara con una prestazione impalpabile. Nell’intervallo Garcia si rende conto che per cambiare il corso della partita è necessario modificare tatticamente la sua squadra. L’allenatore francese effettua tre cambi – Ostigard per Rrahmani, Olivera per Mario Rui e Simeone per Elmas – ed effettivamente la scena cambia completamente. Il 4-2-3-1 rende il Napoli più equilibrato e il Milan perde la supremazia che mantenuto per tutta la prima parte della partita. Il Napoli è molto più aggressivo e chiude subito il Milan nella propria area di rigore. Dopo 4′ gli azzurri accorciano le distanze con una bella azione di Politano che riceve sulla destra da Di Lorenzo, entra in area di rigore e batte Maignan con un tiro in diagonale. I campioni d’Italia sentono profumo di pareggio e si riversano in attacco con un accanimento ancora maggiore. Il premio per questo atteggiamento offensivo arriva al 18′. Zielinski viene atterrato ai limiti dell’area di rigore da Romero. Raspadori calcia la punizione con forza e precisione e manda il pallone a insaccarsi sul palo alla sinistra di Maignan. Il clima si fa incandescente e la partita ancor più avvincente. Il Napoli attacca a testa bassa alla ricerca del gol del vantaggio e il Milan affida ai suoi contropiedisti il compito di far male all’avversaria. Pioli per dare nuova vitalità al suo attacco nella fase finale della partita fa entrare Okafor e Jovic al posto di Giroud e Leao, scatendo le proteste di questi ultimi che non accettano il cambio. Nel finale Natan viene espulso per doppia ammonizione e nel recupero inevitabilmente è il Milan a cercare con maggiore insistenza il colpo del ko. Calabria sfiora il gol con un colpo di testa, ma all’ultimo istante di gioco è Kvaratskhelia a liberarsi in area di rigore per una conclusione che viene respinta con un piede da Maignan. Finisce dunque con un pareggio che frena la corsa di entrambe le squadre rispetto a Inter e Juventus ma per come è andata la gara è più il Milan a dover recriminare per essersi fatto raggiungere quando era nettamente in vantaggio.
NAPOLI-MILAN 2-2
MARCATORI: 22′ e 31′ Giroud (M), 50′ Politano (N), 63′ Raspadori (N)
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (46′ Ostigard), Natan, Mário Rui (46′ Olivera); Elmas (46′ Simeone), Lobotka, Zieliński (77′ Anguissa); Politano (83′ Zanoli), Raspadori, Kvaratskhelia. A disp.: Gollini, Contini, D’Avino, Cajuste, Demme, Gaetano, Lindstrøm, Zerbin. All.: Rudi Garcia.
MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Kalulu (19′ Pellegrino, 87′ Florenzi), Tomori, Hernández; Musah, Krunić, Reijnders; Pulisic (46′ Romero), Giroud (80′ Jovic), Leão (80′ Okafor). A disposizione: Mirante, Nava, Bartesaghi, Adli, Pobega. All.: Stefano Pioli.
ARBITRO: Daniele Orsato di Schio
AMMONITI: Natan, Di Lorenzo, Zanoli (N); Reijnders, Romero, Musah (M)
ESPULSO: al minuto 89 Natan (N) per doppia ammonizione