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NAPOLI – Raggiunto al telefono, non appena è avvertito che dall’altra parte del cavo c’è un giornalista, Leo Annunziata, il professor Leo Annunziata dice che è impegnato nei consigli di classe. “Sono consigli on line, sembra brutto per la preside lasciarli. Ci sentiamo più tardi“. Fatto sta che “più tardi” il telefono squilla a vuoto.

Il tentativo era quello di fargli commentare la notizia riportata dal Corriere del Mezzogiorno stamattina secondo la quale, a nemmeno due giorni di distanza dalle sue dimissioni da segretario regionale del Pd, ha già trovato un’altra poltrona: in un’ente pubblico.

La poltrona, infatti, è quella di presidente della Ifel, la fondazione che si occupa di sviluppo del Mezzogiorno, finanza ed economia locale, di cui la Regione Campania è committente.

Per quest’incarico-lampo, manco a dirlo, si è già mosso il gruppo anti-De Luca.

Leggere per credere il post di Marco Plutino, ad esempio, uno dei leader del gruppo che con una lettera ha chiamato in causa Enrico Letta per condannare il metodo-De Luca in Campania e che, come primo effetto, ha ottenuto proprio le dimissioni di Annunziata perchè uomo di De Luca al vertice del Pd campano.

“Non so con quale posizione, e se davvero, come ho letto, Annunziata abbia sostituito Luca Bianchi, uno dei maggiori studiosi di problemi del Mezzogiorno. So, però, che dei soldi pubblici bisogna fare un uso oculato – ha scritto Plutino – So che le istituzioni non sono casa mia, ma casa di tutti. E so che esiste una sezione controllo enti della Corte dei Conti”.

E insomma: dopo lo stop alla presentazione del libro di Ernesto Galli della Loggia e Aldo Schiavone presso il Convitto Nazionale di Salerno perchè rei di essere anti deluchiani (di questa mattina le spiegazioni del rettore Claudio Naddeo: “Erano previsti interventi schierati politicamente“, schierati male evidentemente dal suo punto di vista), questo dell’incarico in Ifel ad Annunziata rischia di essere il secondo scivolone in due giorni. 

Il secondo fatto che rischia di non fare altro che dimostrare che chi si sta opponendo al modo di governare del presidente della Regione ha tutte le ragioni.

Tanto più che Plutino contesta ad Annunziata un curriculum davvero troppo scarno per subentrare a Bianchi.

Ora, ci sarà da vedere se, dopo l’addio alla segreteria dem, il prof dovrà dire addio anche a una seconda poltrona. Questa volta, prima ancora di occuparla.