Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, ha commentato con lucida analisi la sconfitta per 1-0 subita dai suoi contro il Napoli di Antonio Conte. Nonostante il risultato amaro, il tecnico ha evidenziato alcuni segnali di crescita della sua squadra, sottolineando il lavoro svolto e gli aspetti da migliorare.
“Eravamo partiti con un’idea, ma avevamo anche un piano B – ha spiegato Di Francesco ai microfoni di Dazn – “Abbiamo lavorato su due direzioni di gara. L’obiettivo era togliere la fonte del gioco al Napoli, ma abbiamo faticato a coprire l’ampiezza. Tuttavia, la squadra ha ritrovato equilibrio, anche se si è abbassata un po’ troppo prima dell’episodio del rigore”.
Il tecnico si è detto soddisfatto dell’approccio mostrato nei momenti chiave del match: “Siamo stati bravi nel finale del primo tempo e all’inizio della ripresa, creando anche qualche occasione. Questo dimostra che stiamo crescendo e che la squadra ha intrapreso una strada positiva”. Particolare attenzione è stata riservata al portiere Stankovic, autore di una prestazione solida al Diego Armando Maradona: “Ha caratteristiche diverse rispetto a Joronen, ma sta facendo bene e deve continuare su questa strada. Deve acquisire maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Sono contento di lui, soprattutto in un contesto così complesso come questo stadio, dove la pressione è altissima. In partite del genere, un portiere può davvero fare la differenza”.
Di Francesco ha poi elogiato Oristanio, uno dei più brillanti tra i suoi, paragonandolo ai campioni del Napoli: “Se si accendono giocatori come Neres, Kvaratskhelia o Lukaku, anche il Napoli diventa un altro Napoli. Lo stesso vale per noi con Oristanio. È normale che siano questi giocatori offensivi a cambiare le partite, ed è per questo che ce lo teniamo stretto”. Infine un apprezzamento per il talento di Neres, protagonista nelle fila partenopee: “Mi piace perché il suo primo pensiero è quello di puntare l’avversario. Credo che Conte sia il primo a volerselo tenere stretto”.