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Un’altra notte di follia nella movida del sabato napoletano, l’ennesima esplosione dell’arancia meccanica. Dal Vomero al centro storico, passando per Mergellina. Una violenza incontrollata, rovesciata sul primo che passa: attacchi con armi improprie, ferimenti, spari. Spesso ad opera di giovanissimi. E non è mancata la rituale aggressione a danno di operatori sanitari.

Un bollettino a cui ormai la città reagisce con rassegnazione, senza sussulti. Il bilancio parte dal Vomero. Intorno alle 23, due gruppi di minorenni si affrontano a schiaffi e calci in via Merliani, angolo via Scarlatti. Qualcuno tira fuori una pistola – una riproduzione col tappo rosso, secondo la ricostruzione – e col calcio dell’arma colpisce un rivale alla testa, procurandogli una ferita. Poi fugge assieme ai compagni, facendo perdere le tracce. Sul posto arrivano un’ambulanza e le volanti della Polizia.

In via Mergellina, all’incirca alla stessa ora, un 39enne di origini senegalesi (regolare in Italia) – secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri – viene colpito al volto da sconosciuti, anche con alcune chiavi. La prognosi, all’ospedale Pellegrini, è di 30 giorni per un trauma cranico.

Nel frattempo, ancora al Pellegrini, al pronto soccorso si presentano due donne. Entrambe dei Quartieri Spagnoli, 33 e 35 anni, si sarebbero ferite reciprocamente, forse con delle forbici. I motivi sono ancora da chiarire. Durante la lite si sarebbe ferita alla mano anche la nipote della 35enne, una bambina di 8 anni. Per la piccola 8 giorni di prognosi, per la 33enne venti, per la 35enne quindici. Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia Centro.

E nel corso della notte, la spirale non si ferma. Intorno alle 3, le gazzelle dell’Arma – nucleo radiomobile di Napoli e nucleo operativo Centro – sono costrette a intervenire in piazza Montecalvario. Lì c’è un 42enne ferito con un colpo d’arma da fuoco. Secondo una prima ricostruzione, la vittima – marito della proprietaria di un bar della piazza – avrebbe litigato con uno sconosciuto. Per ragioni da chiarire, quest’ultimo avrebbe estratto una pistola, sparato, e centrato il 42enne alla spalla sinistra. L’uomo è ricoverato al Pellegrini, non è in pericolo di vita. Indagini in corso per chiarire dinamica e individuare il responsabile.

  1. E sempre lo stesso ospedale, in una giornata da delirio, è teatro di un nuovo assalto al personale. Due medici vengono presi a pugni da un 27enne dei Quartieri Spagnoli. L’assalitore è figlio di un 64enne, deceduto poco prima per arresto cardiocircolatorio, portato al pronto soccorso in ambulanza. Tra i due camici bianchi, la peggio va a quello con un trauma maxillo facciale, contusioni al cranio ed ematoma al collo: 21 giorni di prognosi. Il collega se la cava – si fa per dire – con soli 4 giorni. Il 27enne è stato denunciato a piede libero dai carabinieri. E un’altra nottata di violenze è alle spalle.