“Il nuovo ospedale Santobono a Ponticelli sarà all’avanguardia in Europa e sarà fra i primi in Italia”. Lo ha affermato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell’inaugurazione del nuovo Centro ustioni pediatriche del Santobono. La nuova struttura sanitaria nell’area orientale ospiterà 500 posti letto e per la sua realizzazione la Regione ha stanziato 350 milioni di euro.
“E’ già partita la gara per la progettazione – ha ricordato De Luca – abbiamo sette mesi per la prima fase progettuale, poi faremo subito la gara per realizzare l’opera e dare incarico all’impresa di fare anche il progetto esecutivo. Sono interventi che cambiano il volto della sanità della nostra regione dietro le quali c’è un lavoro immenso sul piano amministrativo e nella battaglia per strappare risorse”.
Una volta aperto e operativo il Santobono a Ponticelli, la struttura del Vomero sarà destinata alla lungo degenza, ci saranno ambulatori e sarà rifunzionalizzata per mantenere – ha sottolineato il governatore campano – “una grande struttura ospedaliera in questa zona e dunque avremo un incremento delle funzioni sanitarie nella città di Napoli”.
Un altro ospedale ‘nel mirino’ della Regione Campania è Gli Incurabili. “Aspettiamo lo sblocco degli Fsc – ha sottolineato De Luca – perché l’investimento di 100 milioni di euro è caricato sul Piano di coesione, appena lo firmiamo facciamo partire la gara”. “Credo che stiamo facendo per le nostre forze e risorse un lavoro davvero importante – ha concluso – e ormai mi pare lo riconoscano tutti tranne quelli che sono accecati dalla politica politicante o da altri interessi”.
L’ospedale Santobono di Napoli si è dotato di un nuovo centro ustioni pediatriche che consentirà ai piccoli pazienti di curarsi senza dover andare fuori regione.
Oggi l’inaugurazione alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Un centro grandi ustioni per i bambini non c’era in Campania – ha affermato De Luca – e devo dire che fra le tante cose che ci lasciano soddisfatti nella nostra sanità, questa è una di quelle che ci dà maggiore soddisfazione. Oggi creiamo questo centro che è all’avanguardia e credo che sia un intervento che faccia piacere e riempia di soddisfazione tutti i nostri concittadini”. Il reparto, unico in Italia per livello tecnologico, è stato realizzato con apparecchiature all’avanguardia. Le ustioni rappresentano la terza causa di morte nei bambini. Il trattamento di un paziente grande ustionato è lungo e oneroso, con una fase iniziale di tipo intensivo e un lungo follow-up che richiede spesso molti interventi chirurgici negli anni. Tra il 2022 e il 2023 sono stati 120 i bambini trattati, di cui il 70 per cento con ustioni gravi o gravissime, l’80 per cento dei ricoveri sono chirurgici e durano in media 15 giorni. E proprio per ottimizzare l’offerta a questi delicatissimi pazienti si è voluto creare questo nuovo centro ustioni. Dal 2021, inoltre in collaborazione con Cutiss e con l’Università di Zurigo, il Santobono è centro di riferimento per l’Italia di uno studio clinico di frontiera che sta testando l’utilizzo della cute autologa bioingegnerizzata nella cura delle ustioni gravi. Il Santobono è l’unico polo pediatrico italiano che partecipa allo studio ed è il centro che ha effettuato il maggior numero di innesti in Italia. Inoltre, ha effettuato il primo trapianto al mondo di cute autologa bioingegnerizzata in un neonato.
“Abbiamo deciso di fare un ospedale di ricerca – ha spiegato il direttore generale del Santobono, Rodolfo Conenna – perché riteniamo che oggi un ospedale di assistenza non può che essere di ricerca: negli ultimi due anni abbiamo aumentato del 50 per cento la partecipazione a studi clinici e siamo l’unica Azienda ospedaliera in Italia non Ircs che abbia assunto ricercatori”. Il centro ustioni è dotato di stanze singole o doppie a pressione positiva per assicurare il controllo delle infezioni, i letti e le cullette sono antidecubito. Inoltre, un sistema di sollevamento dei pazienti integrato in ogni stanza permette la mobilizzazione riducendo manovre dolorose. Tra le strumentazioni, due laser di differente tecnologia per il trattamento delle cicatrici esiti di ustioni, trattamenti che “molto di rado” vengono offerti in strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale; la camera moleculight per la visualizzazione in situ dei batteri nel letto dell’ustione; il laser doppler scan per l’immediata valutazione oggettiva dell’estensione e della profondità dell’ustione. La sala procedure è dotata di una work station per gli interventi in diretta con il Centro del Kinderspital dell’Università di Zurigo. Nell’occasione il presidente De Luca ha visitato anche il nuovo blocco operatorio del Santobono e le opere per l’adeguamento sismico della struttura.