Aurelio De Laurentiis ospite di Fabio Fazio alla trasmissione “Che tempo che fa”. Si parte, ovviamente, dallo Scudetto, a cui nessuno dava credito ad inizio anno, tranne De Laurentiis in persona: “Era una conferenza stampa ai primi di giugno dove, ad un certo punto, siccome avevamo mandato via tanti calciatori ritenuti importanti, che per me avevano finito il loro ciclo, molti giornalisti provocatori mi chiesero ‘Presidente, lei che ora ha mandato via tutti questi talenti, cosa pensa di fare?’ ed io dissi che ‘penso, forse, di voler vincere lo Scudetto’. Mi girai e vidi lo sgomento di Spalletti, ma non sapeva chi gli avremmo preso. E lui, che è una persona straordinaria, devo dire che è stato bravo ad allenare questi ragazzi portandoli allo Scudetto”.
Ma Spalletti resta? De Laurentiis non fa giri di parole e spiega le cose come stanno: “Gli allenatori si dividono tra coloro che vogliono fare il mercato e gli allenatori che allenano. E lui rientra in questa seconda categoria. E’ un allenatore bravissimo ad allenare ed a cui noi gli abbiamo dato una materia straordinaria tra le mani. Se resta? Lui è un uomo libero. Dopo 50 anni di cinema e tanti anni di esclusive, quando uno viene da te e dice di aver fatto il massimo, concludendosi un ciclo e preferendo un anno sabbatico, tu che cosa puoi fare? Lo guardi e mica ti opponi? Nella vita non devi chiedere mai nulla in cambio. Lui ha dato, io lo ringrazio e lui continui quello che ama fare”.
La maschera di Osimhen è stata una sua trovata? “E’ un grande risultato anche dal punto di vista del marketing, tutti i bambini la indossano. Con i calciatori ci parlo, l’altra sera eravamo a trovare Gigi D’Alessio. Con loro c’è un bellissimo rapporto”.
De Laurentiis annuncia che il Comune di Napoli è pronto a cedergli lo stadio per 99 anni: “Maradona è unico ed irripetibile. Continua a giocare con noi. L’intitolazione dello stadio era una cosa dovuta. Ma quando il Comune ce lo darà per 99 anni, vedrà cosa ne faremo. Diventerà uno stadio bellissimo. Ci spenderemo centinaia di milioni, faremo un museo e lì si potrà giocare virtualmente con Maradona. E se poi il Comune non ce lo da, io ne vado a costruire uno a Caserta, sai come saranno felici i napoletani. In uno stadio devi poter avere un museo, fare concerti, sposare le persone, fare le prime comunioni, perché no? E’ un luogo straordinario”.
Forse dovrà pensare di prendere un calciatore giapponese? Ed ecco che ADL rivela: “Mentre venivo qui mi ha contattato un amico proprio per offrirmi un contratto da scouting per seguire dei talenti lì in Giappone”.
E’ vero che alla festa Scudetto del 4 giugno presenterà Stefano De Martino? “Sì, presenterà Stefano De Martino. Sarà la festa in cui ci sarà la premiazione dello Scudetto. Andremo su Rai 2 dalle 21:02 ed andremo avanti fino a mezzanotte con tanti cantanti e tanti interventi”.
L’ultima idea di ADL è quella di eliminare l’intervallo: “E’ una follia! Non ci deve essere l’intervallo. Bisogna andare dritti per dritti! Abbiamo 27 calciatori e quindi abbiamo tutti i calciatori che vuoi per andare dritto per dritto”.
Il Napoli è riuscito a vincere lo Scudetto tenendo i conti in ordine: “Bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine. Il segreto è fare impresa e non fare presa. Se fai l’imprenditore tu investi e se investi raccogli. Se non investi, si accumulano debiti su debiti, rosso su rosso. E poi ci sono le istituzioni calcistiche che dovrebbero fare tabula rasa, con regole precise. Ci sono ma poi fanno finta di niente. Non ci sono pari forze. Ci sono dei campionati che non sono equilibrati. Mica i kart gareggiano con la Formula 1? I calciatori si migliorano strada facendo, esattamente come i piloti. I campionati dovrebbero essere suddivisi per tipologia di città. Tu non puoi far giocare una città che ha 3-5 milioni di abitanti con una città che ne ha 30mila. E chi la vede la partita in tv? Non la vede nessuno. E se non la vede nessuno, gli sponsor non pagano”.