Il ddl sicurezza introduce una trentina di modifiche al codice penale, vara le zone rosse, è un giro di vite su proteste di piazza e blocchi stradali. “Criminalizza il dissenso” sostengono gli attivisti, manifestando anche a Napoli questo pomeriggio. La manifestazione si intitola “100.000 luci contro il regime”, mette nel mirino il ddl 1660, approvato alla Camera, in attesa del voto in Senato. “Il ddl paura” lo ribattezzano i manifestanti di piazza Plebiscito.
Con la rete A Pieno Regime presenti varie sigle: Cgil, Amnesty International, Insurgencia, Possibile, Rifondazione Comunista, La Comune, l’associazione palestinesi. “Dobbiamo difendere a tutti i costi – spiega Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania – il diritto costituzionale a manifestare, a protestare per difendere i diritti sociali e civili”. Per Nicola Scotta di Insurgencia “in questo momento nel paese si respira un clima molto pesante, fatto di repressione, di discriminazione”.
Sfidando il maltempo, gli attivisti inscenano un sit-in sotto la prefettura. E danno appuntamento al 1 febbraio all’università di Scampia (ore 15.00) per l’assemblea regionale di A pieno regime. “Per continuare la lotta – annunciano – contro la deriva autoritaria di questo governo”.