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La riforma della Corte dei Conti, proposta dal DDL Foti, è un attacco diretto alla tutela delle risorse pubbliche e al controllo sui funzionari pubblici. Da tempo denuncio questo processo di svuotamento dei poteri della magistratura contabile, che, se portato a termine, lascerà i cittadini senza alcuna difesa contro gli sprechi e le malversazioni di chi gestisce la cosa pubblica – dichiara la consigliera regionale Marì Muscarà. L’intento dichiarato di ridurre la cosiddetta “paura della firma” dei dirigenti pubblici, giustificando la loro negligenza o incompetenza, si tradurrà in una deresponsabilizzazione totale. “Con questa riforma, i funzionari non saranno più chiamati a rispondere dei danni provocati da decisioni errate o sprechi enormi. Il risultato? Opere inutili, spese sconsiderate e macchinari ospedalieri inutili ricadranno sulle tasche dei cittadini, che saranno i veri danneggiati di questa irresponsabilità diffusa” – continua Muscarà.

La consigliera sottolinea che l’eliminazione dei controlli e delle sanzioni per colpa grave non ha mai portato a percorsi virtuosi nella gestione delle risorse pubbliche. Al contrario, la storia ci insegna che senza la minaccia di una responsabilità concreta, si aprono le porte a ulteriori abusi. “Da anni assistiamo all’indebolimento delle nostre istituzioni di controllo, basti pensare alla riforma Cartabia, che ha depotenziato la magistratura. Ora, con il DDL Foti, si vuole azzerare anche quel minimo di responsabilità ancora esistente. La gravità di questa situazione è sotto gli occhi di tutti. Come ho già denunciato più volte, depotenziare la Corte dei Conti in questo modo significa lasciare i cittadini senza alcun baluardo. Il rischio è che i dirigenti, anziché temere di firmare per paura di sbagliare, firmino senza alcuna preoccupazione, sapendo che non saranno ritenuti responsabili. Questa riforma toglie ogni margine di colpevolezza a chi firmerà atti irresponsabili, rendendo il cittadino completamente nudo di fronte all’ingiustizia. Il cittadino ha come ultima speranza proprio la magistratura, come la Corte dei Conti e la Procura, ma questo processo di liberalizzazione e deresponsabilizzazione è iniziato da tempo. Se non si interviene subito, saranno sempre i cittadini a pagare per l’incompetenza e la negligenza di chi gestisce le risorse pubbliche. L’appello è rivolto alle forze buone, se ancora esistono, perché si alzino le barricate e difendano davvero i diritti dei cittadini.”