In trentamila, secondo gli organizzatori, hanno sfilato in corteo oggi a Napoli per la manifestazione promossa da Cgil e Uil per lo sciopero generale di 8 ore. In piazza Matteotti gli interventi del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, del segretario generale della Uil Campania e Napoli, Giovanni Sgambati, preceduti da alcuni delegati dai luoghi di lavoro dei settori del commercio, dell’edilizia, dell’industria e dei pensionati.
“La manovra del governo – ha detto Landini – non ha il consenso della maggioranza del Paese perché non affronta i problemi che le persone stanno vivendo, dall’aumento delle bollette ai salari che non ti permettono di arrivare alla fine del mese, dalla sanità che non funziona, alla precarietà che è troppo alta, dagli investimenti che non vengono realizzati a una lotta all’evasione fiscale vera da cui dobbiamo andare a prendere le risorse”.
I lavoratori, provenienti da tutta la regione, hanno raggiunto il capoluogo fin dalle prime ore del mattino con i bus organizzati dal sindacato, con treni e mezzi privati. Molto elevate le percentuali di adesione: 100 per cento al primo turno della Stellantis di Pomigliano, 90 per cento nel settore dell’agroindustria alla Idav, alla Doria e alla Rummo.
Si chiude con “un’altra giornata di grande partecipazione” la mobilitazione di Cgil e Uil articolata in cinque giornate di sciopero generale sui territori, che ha visto oggi fermarsi le regioni del Sud, ultime ad incrociare le braccia. Secondo i primi dati, riferiscono i due sindacati, in Campania, Puglia, Basilicata e Calabria l’adesione media è del 70%.
Lo sciopero di otto ore interessa tutti i settori ad esclusione di quelli pubblici, dei trasporti, di scuola, università, ricerca e Poste, che si sono astenuti dal lavoro a livello nazionale il 17 novembre scorso. “Piazze strapiene“, sottolineano, a Catanzaro, Cosenza, Potenza, Reggio Calabria, Bari, dove dal palco è intervenuto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e a Napoli, dove ha chiuso il comizio il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Sulla base dei dati finora pervenuti dai territori e dalle categorie del Mezzogiorno, si registra – riferiscono ancora Cgil e Uil – un’alta partecipazione allo sciopero in tutti i settori con punte del 100% alla Lidl di Taranto, allo stabilimento La Doria di Fisciano, in provincia di Salerno, alla General Electric di Foggia. Sciopero riuscito alla Rummo di Benevento (95%), all’Heineken di Taranto (70%), allo stabilimento Natuzzi di Matera (94%), alla Dalmine di Potenza (90%). In Basilicata l’indotto Eni registra un’adesione del 98%, in Calabria all’Italgas si è raggiunto il 70% di astensione e alla Sielte il 90%.
La mobilitazione di Cgil e Uil, come annunciato anche oggi dai palchi, “continuerà fino a che le rivendicazioni che hanno portato allo sciopero non avranno risposte dal governo. Maggiori salari, estensione dei diritti e modifica della legge di Bilancio che penalizza e impoverisce le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate e i pensionati”.