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Napoli – La Crypta Neapolitana: un’eredità culturale di inestimabile valore che ha l’urgenza di essere restituita alla città. Sorta circa duemila anni fa principalmente per scopi di collegamento militare, nasce come una galleria scavata nel tufo che attraversa la collina di Posillipo, tra Mergellina e Fuorigrotta e rappresenta a pieno titolo un bene “composito”, perché è al tempo stesso un sito archeologico, quindi un bene culturale ma anche “paesaggistico”, visto che è inserito nel contesto del Parco Vergiliano, da cui si gode una vista spettacolare sul golfo di Napoli e dove si trovano anche il sepolcro che la tradizione popolare vuole di Virgilio nonché il monumento che contiene le spoglie di Giacomo Leopardi. Oggi, tuttavia, nonostante le tante promesse della politica, la grotta – tranne che per una piccola parte – è chiusa al pubblico. 

È proprio per riflettere sullo stato dei lavori e per favorire la riqualificazione del luogo che il Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo ha organizzato il convegno che si terrà il prossimo 30 maggio, alle ore 18, presso l’hotel Royal Continental di via Partenope 38. 

All’evento saranno presenti, tra gli altri: l’avv.Fulvio De Angelis, presidente Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo; Marta Ragozzino, Direttore regionale Musei Campania; Antonio De Simone, professore di Architettura Classica e Romana presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa; Fabio Mangone, professore di Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Parteciperanno in Interclub il Rotary Castel Sant’Elmo nella persona del presidente Giovanni Montecatino, il Rotary Parthenope, presidente Ludovica Azzariti Fumaroli, nonché l’ Inner Wheel Napoli Castel dell’Ovo con la presidente Maria Ludovica Genna e l’ Inner Wheel Matilde Serao, rappresentato dalla presidente Fabiola Sciarelli.

Modererà i lavori il prof. Mauro Giancaspro, già Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli. 

Nel corso dell’incontro ci sarà spazio, inoltre, per presentare al pubblico il volume “La Crypta Neapolitana”(Guida Editori) alla cui realizzazione hanno contribuito Fulvio De Angelis, Pasquale Di Costanzo, Dino Falconio, Mauro Giancaspro, Fabio Mangone, Massimo Perna, Lucio Todisco. 

I Beni Culturali rappresentano il nostro ‘soft power’: basti pensare che l’Italia è il Paese al mondo con più patrimoni dell’umanità, ben 59 siti UNESCO” – esordisce De Angelis -. “Il fatto incontestabile è che bisogna, però, conservarli e gestirli e tutto questo ha, evidentemente, un costo. Oggi, l’amministrazione del sito è appannaggio della Direzione Regionale Musei della Campania e noi, come Rotary, attraverso una serie di attività svolte a partire dal 2014, stiamo  collaborando con gli Enti pubblici per salvaguardare e valorizzare l’enorme patrimonio culturale di questo sito, così rappresentativo della nostra tradizione magno-greca, e per raggiungere l’obiettivo della sua riapertura, annunciata dal Governatore De Luca in un Consiglio Regionale dello scorso dicembre, con una previsione di spesa pari a 12 milioni di euro”.

La scelta non è casuale: il Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo è impegnato da molti anni sul tema del rilancio della Crypta, mettendo in pratica il principio della sussidiarietà orizzontale, ovvero quella sinergia tra pubblico e privato prevista dal quarto comma dell’art. 118 della Costituzione, mai fino in fondo attuata. Il club ha, poi, proposto un originale progetto di riapertura della Crypta, con la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale e, all’interno della grotta, un museo “virtuale” che racconta i duemila anni della sua storia.