Tempo di lettura: 2 minuti

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, nell’ambito del Centro coordinamento soccorsi già in atto per seguire le vicende del crollo di Scampia, ha convocato un’immediata riunione di monitoraggio in seguito al terremoto che si è verificato alle ore 13,46 al largo del castello di Baia. Alla riunione, presieduta dal vice prefetto vicario Gaetano Cupello, hanno partecipato i sindaci di Bacoli e Monte di Procida, i rappresentanti dei Comuni di Napoli e Pozzuoli, il direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia, i rappresentanti dei Vigili del fuoco e delle Forze dell’ordine, della protezione civile regionale, dell’Ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli, della Polizia stradale, della Polizia Metropolitana, dell’Asl Napoli 1 centro e Napoli 2 nord e del 118 e di Terna. Nel corso dell’incontro il direttore dell’INGV ha comunicato che l’evento è consistito in una scossa di magnitudo pari a 4.0 e a 4 chilometri di profondità al largo del Castello di Baia, fatto considerato atteso dall’ INGV nell’ambito del fenomeno del bradisismo in atto. I sindaci di Bacoli e Monte di Procida e i rappresentanti dei comuni di Pozzuoli e Napoli intervenuti hanno comunicato che non si sono registrati danni a persone né ad immobili, pur essendo stata la scossa molto avvertita dalla popolazione in particolare a Bacoli. In questo Comune, si è verificato il cedimento di parte di un costone prospiciente la spiaggia di Marina grande, il cui primo tratto (cosiddetto spiaggia sotto la grotta) è stato immediatamente sgomberato e transennato ed è stato oggetto di misura di divieto di balneazione. I vigili del fuoco e le forze dell’ordine hanno comunicato che non sono pervenute segnalazioni ai numeri di emergenza. Si è appreso che la circolazione della linea della metropolitana tra Gianturco e villa Literno e di un tratto della Circumvesuviana sono state sospese cautelarmente in applicazione di protocolli di sicurezza, così come l’attività del Parco archeologico di Baia. E’ stato disposto che i sindaci, quali autorità locali di protezione civile, adottino tutte le misure dirette alla tutela della pubblica e provata incolumità nonché che attuino tutte le verifiche del caso sugli immobili, segnalando immediatamente eventuali criticità.