Sono state appena dimesse dal Santobono, dopo essere rimaste ferite nel crollo del ballatoio alla Vela Celeste. Ma due bambine sono senza casa, come tutti gli sfollati dell’edificio di Scampia. “Intervenga la Meloni” scrivono Giuseppe e Francesco Russo, zii delle piccole, in una lettera al legale Angelo Pisani. Il loro avvocato sta per rivolgere un appello alla premier. “Le chiederò di intervenire come a Caivano – spiega Pisani – e a tutela dei valori ed affetti delle vittime, che è dovere dello Stato difendere”.
Le due bambine, al momento, sono a casa di una zia. Ma i familiari invocano una soluzione meno provvisoria. Giuseppe e Francesco Russo raccontano di vite stravolte, per interi nuclei familiari. Entrambi lavoravano fuori Napoli, uno come cameriere l’altro quale aiuto macellaio. Residenti della Vela Azzurra, si ritengono “vivi per miracolo”. La quotidianità è cambiata, in modo radicale. Da un istante all’altro. “Abbiamo perso tutto, siamo ancora abbandonati al nostro destino – affermano- in attesa delle varie riunioni politiche”.
Le giornate trascorrono nell’assistenza a parenti ancora in ospedale. Ma anche chi è stato dimesso ha bisogno di cure. E ne avrà “ancora per molto tempo”. Il primo problema è un alloggio. Alla Meloni chiedono “almeno due case e un’indennità economica adeguata”. Sarebbero risorse “per poter sopravvivere e ricominciare da capo e stare vicini soprattutto alle bambine, vittime innocenti e bisognose”. Il legale si sta attivando in queste ore, per inoltrare le richieste a Palazzo Chigi.