Crollo nella Vela Celeste, gli inquirenti stanno approfondendo anche l’aspetto delle presunte vibrazioni, dovute ai lavori di riqualificazione dell’edificio. Nell’indagine per crollo, omicidio e lesioni colpose – al momento a carico di ignoti – la procura di Napoli sta procedendo a 360 gradi. Al lavoro, su delega dei pm, ci sono i poliziotti della squadra mobile di Napoli e del commissariato Scampia. In queste ore stanno ascoltando diverse persone, acquisendo sommarie informazioni. Tra i vari aspetti emersi, secondo molti residenti, quello dei tremolii della struttura. Vibrazioni che, a detta dei testimoni, si sarebbero verificate durante l’esecuzione dei lavori. Opere previste nell’ambito del progetto Restart Scampia. Ma sono tanti gli elementi affioranti, col passare dei giorni. La situazione delle Vele, stratificata nei decenni, appare sempre più intricata. Un groviglio di competenze da sbrogliare con pazienza. E per il quale servirà tempo. A quanto si apprende, agli occhi degli investigatori lo scenario di degrado appare sconvolgente. E, al di là delle singole responsabilità, si starebbe facendo largo la convinzione di negligenze, nel corso di molti anni, nella gestione dell’immobile. Difficoltà, inoltre, sarebbero state riscontrate nell’acquisizione di documenti. Rallentamenti inaspettati, nella trasmissione di carte dagli uffici competenti del Comune di Napoli. Forse, in parte, dovute alle ferie di molti dipendenti. Ma procedono a tambur battente le indagini, affidate al sostituto Manuela Persico e coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Amato.
È stato intanto conferito stamattina l’incarico per gli esami autoptici sui corpi delle tre vittime del crollo del ballatoio, avvenuto la sera di lunedì scorso nella Vela Celeste di Scampia. Gli accertamenti, che prenderanno il via a breve, mirano a fare luce anche sulle posizioni che le vittime occupavano sul ballatoio al momento del cedimento. La Procura di Napoli ha anche disposto l’ampliamento dell’area sottoposta a sequestro che, adesso, dal terzo piano giunge fino al piano terra.
Le verifiche stanno riguardando anche le posizioni dei residenti nella Vela Celeste: in diversi casi risulterebbero abusivi. Fondamentali saranno per gli inquirenti le risultanze del lavoro affidato al perito, un ingegnere strutturista forense, particolarmente competente, dalle quali non si esclude che possa derivare la nomina di ulteriori professionisti.