Napoli – “La situazione è difficile. Abbiamo raddoppiato i posti letto per i bimbi con il covid, passando da 10 a 20 che oggi sono tutti pieni”. Così Vincenzo Tipo, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, spiega all’ANSA la situazione difficile dell’ospedale pediatrico, punto di riferimento per i bambini di tutta la Campania.
“Il reparto – spiega Tipo – è completamente pieno. Abbiamo una percentuale di accessi al pronto soccorso di bimbi malati di covid di 50 al giorno. Sono numeri inimmaginabili fino a due settimane fa, che non avevamo mai avuto. La maggior parte si tratta di bimbi lattanti, al di sotto di un anno. Hanno la febbre anche alta che spaventa i genitori che li portano qui e dal nostro tampone emergono positivi. Per fortuna non tutti necessitano del ricovero, la maggior parte non hanno patologie respiratorie né sono disidratati e quindi li mandiamo a casa con controlli del pediatra di base. Meno del 10%, invece, li ricoveriamo”.
Una situazione difficile per il Santobono che però affronta con coraggio la pandemia che sta attaccando la società dei bambini: “I genitori – spiega Tipo – sono spaventati e cerchiamo di rassicurarli, spieghiamo loro le manifestazioni da tenere sotto controllo e di interfacciarsi con il pediatra di famiglia, che poi ci ricontatta se vede che la cosa stesse stiano peggiorando. L’Omicron si comporta così, lo dicevamo da tempo che se una buona parte dell’età adulta è vaccinata, il virus per sopravvivere deve aggredire chi non ha anticorpi e quindi parliamo dei bimbi non vaccinati da 0-5 anni, in cui il covid trova terreno molto fertile. Attualmente i bambini costituiscono infatti il 30-35% di tutti i positivi in Italia”.
Numeri forti che colpiscono sia figli di genitori non vaccinati che con due somministrazioni. La maggior parte dei bambini al Santobono è in degenza normale, tranne uno che attualmente è in terapia intensiva: “Abbiamo un bimbo – spiega il primario – che ha delle comorbilità con una situazione complessa. Ha 3-4 anni e una sindrome genetica importante con il covid che peggiora la sua condizione di base. Poi abbiamo due bimbi con problemi respiratori che hanno avuto ossigeno, mentre tutti gli altri hanno febbre alta e problemi gastrointerstinali, li teniamo ricoverati per 4-5 giorni, poi stanno meglio e li dimettiamo per proseguire terapia a casa”.
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