Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, intervistato da ‘Il Corriere della Sera’ ha parlato anche della situazione Napoli.
Cosa è successo al Napoli? “Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi. I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno”. Di Lorenzo, Raspadori, Meret: li convoca con la stessa convinzione? “Io valuto complessivamente, non la stagione o gli ultimi mesi”. Poi sul campionato: “A parte l’Inter che ha meritato lo scudetto, la squadra italiana che mi è piaciuta di più? Il Bologna, mi riporta al mio Napoli”.
Spalletti parla anche di Stefano Pioli, dato per partente dal Milan e possibile candidato alla panchina del Napoli: “Pioli è un ottimo allenatore e soprattutto uomo con grandi qualità umane, ha spessore. Ha fatto bene al Milan in questi tre anni. Nelle dinamiche interne non entro”. Sull’Europeo: “Per competere con Inghilterra, Francia e Germania dobbiamo lavorare ancora, ciò che abbiamo fatto vedere finora non è sufficiente”.