Oltre il risultato. “Mi è piaciuta la tensione, la determinazione, la voglia e la cattiveria che hanno messo i ragazzi i campo”. Antonio Conte promuove il Napoli di coppa, e non solo per la cinquina rifilata al Palermo. I rosanero sono stato annichiliti, anche schierando le seconde linee. Il 5-0 non ammette storie. È un altro mattone, nella costruzione dell’architetto Conte.
“C’è e ci sarà però sempre da lavorare per smussare alcuni difetti” premette l’allenatore ai microfoni di Mediaset. E tuttavia “quello che mi piace di questo gruppo è la bontà di questi ragazzi, soprattutto di quelli che c’erano già”. È un riconoscimento al Napoli dell’ultima stagione. Quello bistrattato, perfino sbeffeggiato. Conte ha voluto ripartire da lì, quando molti invocavano la tabula rasa. E si è preso le sue responsabilità. E poi è chiaro, ci sono i neoacquisti. “Tutti i nuovi arrivati – garantisce – si sono integrati benissimo, riuscendo a lavorare bene come credo si riesca a percepire”. Amalgamare, shakerare. Questa la missione. L’impasto può riuscire bene: è il messaggio del tecnico.
“Stiamo ricostruendo su una vecchia base – spiega -, mettendo dentro giocatori che hanno portato un’energia nuova”. E c’è l’ammissione. “Non avere le coppe è sicuramente una cosa importante, perché per il tipo di lavoro che facciamo abbiamo bisogno di tempo per provare alcune situazioni di gioco”. Un prezzo alto, ma serve per ripartire.