Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI – Ventiquattro ore dopo il flop col numero legale mancato che non ha fatto iniziare il consiglio comunale, la maggioranza del campo largo di centrosinistra del Comune di Napoli si prende la rivincita.

Con 26 voti a favore, infatti, è stata approvata la delibera che già ieri attendeva il sì della Sala dei Baroni, vale a dire quella portata in aula dall’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta con la quale si dà mandato a una rinegoziazione con Cassa Depositi e Prestiti dei mutui contratti dal Comune. Non certo la panacea di tutti i mali finanziari dell’ente di piazza Municipio, ma pur sempre un’opportunità che secondo l’amministrazione andava colta per alleggerire un carico destinato ancora per molto a pesare sui napoletani.
 
Ma tant’è: al momento del voto, sotto l’aspetto politico, sono pesate ancora delle assenze sul fronte della maggioranza che sono spie di un certo malessere. Ci si riferisce a quelle di Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi, entrambi del gruppo Napoli Solidale. Al momento della verità sono mancati anche Aniello Esposito del Pd e Luigi Grimaldi dei Moderati, ma è la loro l’assenza che colpisce di più.
 
Anche perché, a margine del consiglio comunale, il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato che finalmente con la maggioranza ha trovato la quadra per chiudere le ultime nomine nelle Municipalità. Evidentemente, il summit di maggioranza convocato già ieri subito dopo il flop in aula, fa essere il primo cittadino molto più ottimista: “L’impasse è stato superato e le Municipalità hanno tutti gli strumenti per poter operare, tanto più che in bilancio abbiamo messo le risorse giuste – ha dichiarato il sindaco – Appena completeremo il concorso, avranno anche più personale. Faccio molto affidamento sull’efficacia e l’efficienza delle Municipalità”.
 
Parlamentini di quartiere che lungo tutto questo primo anno di amministrazione hanno rappresentato una vera e propria via crucis per la maggioranza, tant’è che ad un certo punto si è dovuto muovere il difensore civico regionale per dotare le varie aree di Napoli delle loro istituzioni di prossimità. Ma che non rappresentano l’unica spina nel fianco. Molti, infatti, pur nel giorno della rivincita della maggioranza in aula, ricordano che la vera prova del nove politica per l’amministrazione Manfredi sarà data dal rimpasto di giunta. Il quale, però, non è previsto a breve.