Tempo di lettura: 2 minuti
di Ciro Cuozzo
 
Napoli –  “Noemi è stabile nella criticità”. Queste le parole di Massimino Cardone, direttore della struttura complessa di Rianimazione dell’ospedale Santobono di Napoli. In attesa del bollettino ufficiale di martedì 7 maggio, è il medico del nosocomio pediatrico a fornire gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni della bimba di 4 anni colpita da un proiettile durante un agguato in piazza Nazionale. 
 
Ai microfoni della Radiazza, la trasmissione condotta da Gianni Simioli su Radio Marte, Cardone sottolinea come la piccola Noemi “respira artificialmente supportata da alte dosi di ossigeno”. Il medico, che fino a pochi minuti prima del suo intervento in radio, era vicino alla bambina, si sofferma anche sulle condizioni dei genitori: “Sono molto provati, il nostro staff medico li assiste di continuo, supportandoli anche con l’aiuto degli psicologi”. 
 
Nell’ultimo bollettino di lunedì 6 maggio veniva sottolineato come “gli esami ematochimici e strumentali che hanno evidenziato la stabilità emodinamica della paziente. Nelle ultime 48 ore non vi sono stati episodi di desaturazione e ipotensione che si erano presentati durante l’intervento e nelle prime 24 ore. Successivamente all’intervento chirurgico effettuato nella notte di venerdì non è stato necessario effettuare ulteriori trasfusioni. La piccola paziente è tuttora sedata e collegata al ventilatore meccanico per il persistere dell’insufficienza respiratoria. La prognosi rimane riservata”.
Questo l’ultimo bollettino: 
 
“La paziente N.S. di 4 anni è stabile, ma persistono le condizioni di criticità. Nella giornata di ieri si sono presentati episodi di desaturazione. Continua la sedazione e la ventilazione meccanica con alta concentrazione di ossigeno. La bambina è continuamente monitorata in tutti i parametri vitali. Si sta prestando la massima attenzione alle condizioni del polmone sinistro – quello più compromesso dal proiettile – per verificarne la vascolarizzazione. Le sue condizioni cliniche continuano ad essere gravi e la prognosi rimane riservata.”